Trasportare merci per ferrovia nelle relazioni internazionali è diventato economicamente meno conveniente, ma i prezzi sono tutt'ora interessanti. È quanto emerge dall'annuale indagine condotta dalla Banca d'Italia sui trasporti transfrontalieri e sulla bilancia dei pagamenti. Le valutazioni si riferiscono al 2018 nei confronti dell'anno precedente. Nel trasporto ferroviario i costi sono cresciuti, in particolare nel settore container, ma rimanendo su livelli storicamente bassi. Nelle relazioni internazionali tra l'Italia e l'Europa, la modalità su ferro ha una quota di mercato complessiva del 12%, calcolata sulla quantità. L'indagine Bankitalia non offre però una fotografia molto dettagliata in quanto contempla solo due segmenti, i container e le merci varie o rinfuse. Ognuno di questi comparti rappresenta il 6%. Per quanto riguarda invece il valore predominano i container con il 10%, mentre il resto del mercato su ferro vale solo il 5% dell'intero interscambio commerciale.
I costi medi della ferrovia si erano ridotti in modo significativo tra il 2008 e il 2012 rispetto all'inizio del decennio precedente. Partendo da quota 100 nel 1999 si è sfiorato 70 nel 2012 per poi risalire fino a quota 85 nel 2018. Più in dettaglio si può osservare come i costi medi per i container sono rimasti stabili dal lato delle importazioni; sono lievemente cresciuti rispetto al 2017 per le esportazioni. L'incremento ha riguardato la maggior parte delle aree geografiche, in particolare i Paesi iberici (+22,5%), il Benelux (+13,9%), la Francia (+8,5%) e la Germania (+3,4%). Sono in controtendenza i Paesi baltici (-10,8%). Nel complesso della ferrovia anche i costi all'importazione sono aumentati, in seguito a una crescita dei costi medi per le merci varie legati più alla riduzione dei carichi trasportati rispetto all'effettivo incremento dei noli.
Dando uno sguardo più in dettaglio ai numeri, i treni container in importazione hanno trasportato 14,9 milioni di tonnellate di merci nel 2018 rispetto a 14,4 milioni nel 2017, mentre nelle esportazioni si è leggermente scesi da 11,6 a 11,5 milioni di tonnellate. Le merci varie invece sono passate da 19 a 19,3 milioni nell'import e da 8,1 a 8,2 nell'export. Facendo un confronto nel decennio, si può osservare un crescente successo per il trasporto dei container rimbalzati del 55% tra il 1999 e il 2018, mentre le merci varie hanno conosciuto una dinamica più contenuta con un +26%. L'indagine segnala inoltre come la quota di mercato dell'ex monopolista, vale a dire il gruppo FS, sia in costante diminuzione a vantaggio delle altre imprese ferroviarie.
Piermario Curti Sacchi
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