Botta e risposta tra gli operatori ferroviari olandesi e le autorità di Amsterdam sugli investimenti per potenziare la rete, o meglio, sui presunti ritardi che peserebbero negativamente sull’adeguamento delle infrastrutture. Tutto ha avuto inizio il 22 aprile 2022 da parte di RailGood, un gruppo di interesse che oltre a rappresentare imprese e operatori del settore ha come missione quella di sostenere e sollecitare il passaggio alla modalità ferroviaria.
RailGood ha inviato una lettera alla Commissione parlamentare permanente per le infrastrutture della Camera dei rappresentanti, chiedendo al Governo olandese di aumentare rapidamente gli investimenti per adeguare gli scali merci al modulo europeo lungo 750 metri. RailGood ricorda che se ne parla dal 1996, l’Europa l’ha prescritto nel 2013, mentre i Paesi Bassi sono in forte ritardo.
Il tema dei treni merci lunghi 740 metri, oggetto della lettera, non è che l’ultima presa di posizione da parte di RailGood che già in passato è intervenuto di volta in volta su altri aspetti, come quando ha sollecitato l’estensione senza temporeggiare del sistema di segnalamento europeo Ertms da armonizzare con gli altri Paesi europei, ma anche quando ha chiesto iniziative concrete per garantire una capacità sufficiente per il trasporto merci anche durante i lavori di potenziamento della linea tra Emmerich e Oberhausen, in pratica il collegamento in Germania alla Betuweroute olandese.
Con la loro ultima lettera, gli imprenditori ferroviari chiedono al Governo di mettere a disposizione in tempi rapidi più fondi per gli investimenti a favore del potenziamento dell’infrastruttura ferroviaria nei Paesi Bassi per trasportare in modo sempre più efficiente le merci su rotaia, soprattutto container e semirimorchi, utilizzando al meglio la capacità ferroviaria esistente e quindi rispettare il regolamento comunitario sulla lunghezza dei treni. Ma non è finita. Secondo RailGood c’è una certa reticenza a comunicare in modo trasparente le risorse disponibili da dedicare ai trasporti, dove mancherebbero almeno 500 milioni di euro da destinare a questi progetti.
A stretto giro di posta è arrivata la replica del ministero olandese delle Infrastrutture. Secondo il Governo di Amsterdam, il gestore della rete ProRail ha pianificato nei dettagli tutti gli interventi necessari, stimati tra i 500 milioni e il miliardo di euro, ma non è detto che queste risorse servano subito così come le misure da adottare non hanno necessariamente tutte carattere di urgenza. Inoltre alcuni interventi possono essere ricompresi all’interno di programmi di investimento più ampi e spalmati nel tempo. La pianificazione è in corso, si tratta solo di stabilire le priorità e di intervenire. Rassicurante come risposta politica, ma bisogna vedere se quest’ultima nota ha soddisfatto gli operatori.
Piermario Curti Sacchi