Quello che non sono riuscite a fare le lungaggini politiche e la burocrazia, l’hanno fatto i minatori, bruciando le tappe nella costruzione della nuova linea ferroviaria che dovrà collegare il porto di Capodistria (Koper) attraverso Divaccia (Divača) e quindi verso i corridoi merci con l’est europeo. Il consorzio che si è aggiudicato i lavori, avviati a maggio 2021 ma effettivamente operativi da settembre 2021, in pochi mesi ha scavato i primi mille metri di gallerie.
La nuova linea ad alta capacità non era nata sotto una buona stella. Dopo molti annunci e grandi ambizioni, l’esigenza di reperire le risorse e un progetto caratterizzato da un iter complesso e accidentato, nel 2021 era stato dato l’avvio per la realizzazione del primo lotto che rappresenta meno di un terzo dell’itinerario complessivo lungo 27 chilometri. I cantieri erano stati aperti nella tratta tra il porto di Capodistria e Črni Kal (San Sergio), concentrando i lavori su due tra le opere più significative da realizzare, e precisamente il tunnel T8 a Dekani lungo 3808 metri e la galleria T7 sopra la valle Osapska lunga 1154 metri nell’area di Črni Kal. I responsabili del progetto assicurano che i lavori di costruzione termineranno nel 2025, mentre la linea sarà aperta all’esercizio un anno dopo.
L’intera tratta tra il porto di Capodistria e l’importante nodo di Divaccia consentirà velocità fino a 160 km/ora, con una potenzialità di oltre 200 treni al giorno, ma soprattutto ridurrà drasticamente la lunghezza del percorso, attualmente piuttosto acclive e tortuoso, da 45 a 27 chilometri. La ferrovia salirà dal livello del mare fino ai 430 metri, altitudine di Divaccia. Buona parte del percorso correrà in galleria.
La nuova linea viene costruita predisposta per la posa di due binari ma all’inizio sarà armata con un solo binario e presenta un tracciato abbastanza favorevole per il trasporto merci in quanto riduce la pendenza dal 27 al 17 per mille. Per questo motivo si ipotizza di utilizzarla a senso unico, quello più favorevole, in combinazione con la linea storica che resta comunque in esercizio, quindi idealmente come se fosse un raddoppio a distanza.
Il potenziamento della Capodistria-Divaccia porterà vantaggi per entrambi i corridoi che attraversano il Paese, quello Baltico-Adriatico e quello Mediterraneo, fondamentali nei traffici merci. Questo nuovo itinerario è sempre stato visto come concorrenziale per Trieste e il suo bacino di traffico, ma negli anni lo scalo giuliano ha consolidato il suo ruolo e lo scalo ferroviario è tuttora interessato da lavori di ampliamento e potenziamento.
Piermario Curti Sacchi