Hanno superato abbondantemente l’80% i lavori di quella che possiamo considerare l’opera simbolo in Francia della tratta transfrontaliera della Torino-Lione, vale a dire il portale dell’imbocco francese del futuro tunnel di base del Moncenisio. Si tratta di una galleria artificiale lunga 90 metri del valore di 32 milioni di euro, nota in Francia come tranchée couverte (trincea coperta) che sottopassa sia l’autostrada della Maurienne sia la strada dipartimentale verso il confine italiano. La realizzazione di quest’opera, all’apparenza modesta come importo e dimensioni, ma che visivamente rappresenta la porta d’ingresso della nuova ferrovia sotterranea, ha comportato lo spostamento temporaneo del tracciato di entrambe le strade coinvolte. Sempre nell’area di questo cantiere che si trova a Saint-Julien-Mont-Denis sono stati consolidati e innalzati di circa sei metri gli argini del fiume Arc per proteggere un bacino artificiale lì presente, utilizzando il materiale proveniente dallo scavo della tranchée couverte. Ad Avrieux è in pieno svolgimento il cantiere per la realizzazione di quattro pozzi di ventilazione del tunnel di base, profondi 500 metri e del valore di 220 milioni di euro.
Manca pochissimo, invece, per le celebrazioni ufficiali nel cantiere di Saint-Martin-la-Porte dove si stanno completando gli ultimi avanzamenti con metodo tradizionale nello scavo degli oltre dieci chilometri della futura canna sud della galleria del Moncenisio, dopo che una fresa Tbm aveva completato nel settembre 2019 i primi nove chilometri, all’inizio considerati solo esplorativi per un espediente legale, ma, come si legge nei documenti “nell’asse e con il diametro del tunnel di base”, in pratica l’opera definitiva, scavata e completamente rivestita. E tutto questo mentre è partito il conto alla rovescia di quella che si preannuncia la vera svolta, l’assegnazione degli appalti dei tre mega lotti sul lato francese del valore di 2,3 miliardi di euro che precederanno l’unico lotto sul lato italiano previsto in una fase successiva.
Per quanto riguarda l’Italia, i lavori proseguono, anche se di più modesta entità. In attesa dello scavo del tunnel vero e proprio (lungo comunque solo 12 chilometri in terra italiana sui 57 totali), si stanno realizzando delle opere complementari, ma essenziali per il futuro lotto principale. Nella galleria della Maddalena a Chiomonte sono avviate da dicembre 2020 le attività per ricavare 23 nicchie di interscambio indispensabili per trasformare questa discenderia nel cantiere di accesso del tunnel di base. A marzo 2021 sono stati avviati i lavori propedeutici per il nuovo autoporto di San Didero. In appalto anche lo svincolo di Chiomonte dell’autostrada A32. Entrambe queste opere sono gestite dalla concessionaria autostradale Sitaf.
Piermario Curti Sacchi