L'analisi di Daniel Bürgy, sostituto del capo di FFS Cargo, non è rosea rispetto alle alternative alla Ferrovia del Reno, interrotta dallo scorso 12 agosto all'altezza di Rastatt: "La Francia ha tracce libere ma le imprese di trasporto ferroviario hanno poche risorse supplementari, in Germania non ci sarà una tratta alternativa elettrificata con capacità adeguate fino alla prossima settimana (ossia quella che inizia il 4 agosto, ndr) e il percorso di ripiego dall'Austria dura dalle cinque alle sei ore in più rispetto a quello abituale. Attualmente riusciamo a trasportare solo circa il 20 percento dei quantitativi abituali. I nostri clienti stanno in parte passando al trasporto su camion, fatto per noi ovviamente molto spiacevole".
Per affrontare l'emergenza, FFS Cargo ha creato uno stato maggiore che s'incontra periodicamente per valutare itinerari alternativi e cercare nuove soluzioni: "Ma non è così semplice, perché la collaborazione con le imprese ferroviarie procede a rilento, i singoli corridoi non sono armonizzati tra loro in termini di orario e le tratte di dirottamento non sono interamente elettrificate", aggiunge Bürgy sul sito web della società ferroviaria. Secondo il dirigente svizzero, un miglioramento avverrà dal 5 settembre, quando termineranno i cantieri della linea Gäubahn (Stoccarda–Singen).
Bürgy fa il punto anche sulla collaborazione tra le compagnie ferroviarie interessate: "Su iniziativa delle FFS ora le grandi imprese ferroviarie coinvolte si coordinano strettamente tra loro: i Ceo delle aziende cargo (FFS Cargo, DB Cargo, Fret SNCF, Sibelit, BLS Cargo, LINEAS) collaborano insieme per migliorare la pianificazione sui diversi corridoi internazionali mentre i CEO di FFS, DB, SNCF e ÖBB si confrontano su base settimanale. Inoltre stiamo allestendo un servizio di navetta. Nel concreto, DB Cargo, SBB Cargo International e FFS Cargo collaborano a stretto contatto sulla tratta tra la stazione di smistamento di Basilea FFS e la stazione di smistamento di Limmattal–Singen–Kornwestheim al fine di usare tutte le tracce possibili e far transitare quante più merci attraverso questo punto critico. In questo modo possono circolare dieci collegamenti al giorno".
Per quanto riguarda la carenza di macchinisti, FFS Cargo sta attuando la formazione di alcuni dipendenti francofoni che saranno inviati in Francia per lavorare su quel corridoio alternativo, mentre altri sono stati trasferiti dai treni passeggeri a quelli merci nei viaggi all'interno della Svizzera, rinunziando in parte a vacanze o giorni liberi. Sul versante tedesco, è stato attivato un servizio shuttle tra Kornwestheim (G) e Zurigo, mentre dal 6 settembre FFS Cargo, FFS Cargo International e DB Cargo introdurranno un servizio shuttle tra Kornwestheim (G) e le stazioni di smistamento in Svizzera.
"In aggiunta, FFS Cargo ha preparato nuove offerte con capacità limitate per il trasporto a carri completi attraverso l'Austria e la Francia", scrive la compagnia in una nota. "Dopo alcune difficoltà iniziali negli scorsi giorni, queste misure dovrebbero permettere di raddoppiare la capacità sul corridoio nord-sud fino a metà settembre, passando dalle attuali 62 a 116 corse. Il volume di spedizione aumenta quindi dall'attuale 20 al 50 percento della domanda attesa. La capacità resta tuttavia al di sotto del volume massimo di 200 treni".
© TrasportoEuropa - Riproduzione riservata - Foto di repertorio
Segnalazioni, informazioni, comunicati, nonché rettifiche o precisazioni sugli articoli pubblicati vanno inviate a: redazione@trasportoeuropa.it
Puoi commentare questo articolo nella pagina Facebook di TrasportoEuropa
Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità sul trasporto e la logistica e non perderti neanche una notizia di TrasportoEuropa? Iscriviti alla nostra Newsletter con l'elenco ed i link di tutti gli articoli pubblicati nei giorni precedenti l'invio. Gratuita e NO SPAM!