Con un tempismo da manuale le Ferrovie dello Stato stanno mettendo in atto quanto prevede il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, seguendo le linee progettuali del documento approvato dall’Europa con i relativi finanziamenti disponibili. Rfi, nell’ambito di un accordo quadro specifico, il 3 agosto 2021 ha avviato la gara per dotare del sistema di segnalamento europeo Ertms-Etcs le linee inserite nella programmazione del Pnrr. L’obiettivo che si vuole raggiungere, grazie al Piano, è l’accelerazione del programma di migrazione dal sistema di segnalamento nazionale allo standard europeo.
L’appalto prevede un unico maxilotto da 500 milioni di euro. A essere interessate in questa prima fase sono un gruppo di linee ferroviarie dell’Italia centrale e precisamente quelle ubicate nelle regioni Lazio, Abruzzo, Umbria e Toscana, alle quali si aggiunge la Sicilia. La gara d’appalto prevede una scadenza molto stretta per la presentazione delle offerte, il 30 settembre 2021.
Dal punto di vista tecnologico il sistema adottato sarà l’Etcs Livello 2, lo stesso con il quale sono state equipaggiate fin dalla costruzione tutte le linee ad Alta velocità, nella versione più evoluta. Questo comporta un aggiornamento complessivo di tutta la parte impiantistica, insieme alle telecomunicazioni (Gsm-R) e all’alimentazione elettrica. In una prima fase il sistema Etcs sarà sovrapposto a quello nazionale, per poi rimanere l’unico standard di segnalamento, con notevoli vantaggi dal punto di vista della circolazione in termini di capacità delle linee e di sicurezza, ma anche per una drastica riduzione dei costi d’esercizio (scompariranno definitivamente tutti i segnali luminosi lungo le linee con i relativi impianti).
Il sistema Etcs, sia in versione L1 sia in quella più evoluta L2 è già stato adottato su alcune linee di valico con la Svizzera, come il Sempione e in via sperimentale anche su altre tratte ma di modesta estensione come tra Novara e Rho sulla Torino-Milano. L’unico intervento significativo finora ha coinvolto la Direttissima Roma-Firenze partendo dalla prima tratta di 65 chilometri tra Firenze Rovezzano e il bivio Arezzo sud e in previsione del completamento lungo tutti i 236 chilometri di questo asse ferroviario fondamentale.
Sulla Direttissima il sistema Etcs non è stato sovrapposto a quello tradizionale, ma lo ha sostituito integralmente senza un periodo in cui i due standard possono convivere. L’adozione sempre più vasta del sistema Etcs pone le ferrovie italiane tra le più evolute a livello europeo.
Piermario Curti Sacchi