Treni merci fermi sull'intera rete nazionale dalle 2.00 del 1° marzo 2018 e fino al miglioramento delle condizioni atmosferiche: questo è il provvedimento imposto da RFI per affrontare l'ondata di maltempo che sta investendo parte della Penisola e che nei giorni scorsi ha causato forti ritardi ai treni passeggeri. Una decisione che ha scatenato la dura protesta delle associazioni che rappresentano gli operatori. In una nota diffusa nel tardo pomeriggio del 28 febbraio 2018, FerCargo (che raccoglie le compagnie ferroviarie private) afferma che questo provvedimento è "decisamente eccessivo sia per l'entità che per l'estensione geografica rispetto alle previsioni meteo anche della Protezione Civile a tutti note".
L'associazione segnala che non si può fermare senza preavviso e completamente l'intero trasporto merci su rotaia per un evento atmosferico "soprattutto in evidente assenza di un'adeguata organizzazione a gestire tali situazioni che in molte regioni sono da considerarsi normali per la stagione e comunque sempre più frequenti e prevedibili". FerCargo ricorda che freddo e maltempo imperversano in tutta Europa, ma solo in Italia ciò causa il fermo completo dei trasporti ferroviari, che nelle altre nazioni proseguono senza rallentamenti. "Ancora una volta il confronto con le nazioni europee confinanti e con le quali vogliamo sviluppare forti relazioni di scambio commerciale ci faccia arrossire di vergogna", commenta l'associazione.
Come esempio, l'associazione cita il caso di Roma, dove "si sono verificati notevoli disagi per soli 15 centimetri di neve, nonostante le giornate con sole di martedì 27 e mercoledì 28, il traffico ferroviario merci risulta ancora bloccato per il sud Italia". La nota dell'associazione termina con un ammonimento: "Le imprese ferroviarie aderenti in FerCargo comunicano l'intenzione di non pagare alcun tipo di penale, prevista da Prospetto informativo della Rete, per tutti i servizi influenzati dall'attuale stato della rete ferroviaria, le stesse si riservano inoltre di agire nelle sedi legali a tutela di tutti i danni, diretti ed indiretti, subiti per interruzione di attività e servizio".
Anche Confetra è intervenuta sulla questione. Il presidente Nereo Marcucci ribadisce che il provvedimento è sproporzionato e adottato senza il preavviso necessario per permettere alle imprese di organizzarsi, chiedendo un intervento del ministro dei Trasporti su RFI per ottenere l'immediata revoca del provvedimento "al fine di non penalizzare ulteriormente una categoria già messa a dura prova nei giorni scorsi". Marcucci conclude affermando che "quanto sta accadendo è l'aspetto più eclatante dello stato manutentivo della rete, del quale unico responsabile è RFI, che peraltro i passeggeri sperimentano quotidianamente".
Contship Italia si unisce a FerCargo per protestare contro il fermo dei treni merci, aggiungendo alle parole dell'associazione la considerazione che la soppressione totale dei treni merci riverserà dal 1° marzo almeno mezzo milione di tonnellate di merci sulle strade, aumentando traffico e inquinamento. "Il comparto del trasporto ferroviario nazionale, già fortemente provato a causa delle conseguenze del tragico incidente di Pioltello, lancia l'ennesimo grido di allarme evidenziando ancora una volta la distanza tra gli obiettivi dichiarati per lo sviluppo del comparto e le continue difficoltà organizzative e operative che gli operatori e i clienti continuano a subire", conclude la nota di Contship.
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