DB è stata di parola e nella notte tra il 1° e il 2 ottobre il primo convoglio dopo il 12 agosto ha viaggiato sui nuovi binari postati a Rastatt, riprendo così la via ai circa duecento treni merci giornalieri che attraversano la Rheintalbahn per collegamenti internazionali. Finita l'emergenza, però, rimangono i punti critici emersi da questo evento, primo tra tutti la mancanza di un piano d'emergenza e di valide alternative nel caso di un'improvvisa interruzione di una linea vitale come questa.
Nelle prime due settimane dall'interruzione, infatti, le alternative stradali e ferroviarie hanno coperto solamente il 15% del normale traffico merci lungo la Ferrovia del Reno e sei settimane dopo questa percentuale a salita al 60%. Un indubbio miglioramento, ma che non ha ha risolto la grave situazione di approvvigionamento subita dalla filiera logistica e dai suoi clienti.
Ora la situazione sta tornando progressivamente alla normalità, aiutata dalla festività nazionale tedesca del 3 ottobre, che riduce la richiesta di merci il giorno dell'apertura. Per tornare alla piena attività bisogna però aspettare che rientrino i macchinisti e il materiale rotabile dirottato sulle linee alternative in Francia e Austria. Inoltre è prevista una congestione dei terminal, che potrebbe ritardare la consegna delle merci.
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