L’amministratore delegato Gianfranco Battisti in occasione della presentazione del bilancio il 31 marzo 2020 ha definito “il 2019 come l’anno migliore della storia del Gruppo Ferrovie dello Stato con ricavi per oltre 12 miliardi di euro e 584 milioni di utile netto”. La locomotiva delle ferrovie, è il caso di dire, viaggia a tutto vapore. Positivi tutti gli indicatori, ma mentre alcuni comparti hanno preso il volo, altri devono ancora consolidarsi. È questo il caso delle merci.
I ricavi del trasporto dell’area cargo e logistica sono aumentati di 18 milioni di euro, ma se si vanno a leggere i numeri, questa crescita è legata per buona parte in seguito all’acquisizione di una società rumena controllata, Rom Rail Transport. Entrata nel consolidato del gruppo ha contribuito alla crescita dei ricavi per 14 milioni di euro. Fiore all’occhiello tra le attività nel 2019 sono sicuramente i servizi della Business Unit Fast partiti a ottobre 2018 per trasportare le merci sulle linee Alta velocità con un Etr 500 appositamente predisposto.
Nel corso del 2019 si è completata anche la consegna dei quaranta esemplari delle moderne locomotive Bombardier E 494 della famiglia Traxx DC3. Si tratta di macchine a quattro assi, mono-tensione a 3 kV in corrente continua, adatte quindi a svolgere servizi merci solo sulla rete italiana. Parallelamente al contratto nazionale, TX Logistik, l'azienda del gruppo Mercitalia che opera sul mercato europeo, ha acquistato, sempre da Bombardier, quaranta esemplari della versione Traxx MS3, vale a dire multi-sistema, quindi poli-tensione quadri-corrente per circolare in modo interoperabile sulla rete ferroviaria europea.
Per tornare al bilancio del gruppo, alla crescita dei numeri hanno contribuito i ricavi da servizi di trasporto che, raggiungendo i 7,6 miliardi di euro, hanno conseguito un incremento di 230 milioni rispetto all’esercizio precedente. In primo piano i ricavi legati ai servizi passeggeri, soprattutto ma non solo quelli a mercato, cresciuti complessivamente di 150 milioni di euro e il servizio su gomma positivo per 60 milioni.
Significativi anche gli investimenti tecnici. Il Gruppo nel suo complesso (comprendendo quindi anche la parte Anas) ha destinato alle infrastrutture oltre 8 miliardi di euro, confermandosi la maggiore centrale di investimenti in Italia con una crescita dell’8,4% rispetto al 2018.
Piermario Curti Sacchi