Il provvedimento che intende rinnovare il parco rotabile destinato al trasporto delle merci è stato inserito, e approvato, come emendamento della Legge di Bilancio 2018. Il testo prevede la costituzione di un fondo di quattro milioni di euro l'anno nel triennio 2018-2020 per la "rottamazione dei carri merci non conformi ai più avanzati standard in materia di sicurezza e interoperabilità che, alla data del 1° gennaio 2018 risultino iscritti nell'apposito Registro d'immatricolazione nazionale (Rin) tenuto presso l'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e che siano in servizio da almeno vent'anni". Per attuare questa norma è necessario uno specifico Decreto che sarà emanato dai ministeri dei Trasporti e delle Finanze e che dovrà essere approvato dall'Unione Europea.
La rottamazione dei carri, così come emersa dalla Legge di Bilancio, non piace ad Assofer, l'associazione che raccoglie le aziende private che detengono carri ferroviari. Secondo Assofer, questo provvedimento agevolerebbe solamente le Ferrovie dello Stato, mentre escluderebbe tutti i carri immatricolati all'estero e proprio questi ultimi compongono gran parte del parco rotabile delle imprese ferroviarie private.
Assofer sostiene anche che molti carri che hanno più di vent'anni sono tenuti in perfette condizioni e conformi, quindi non esiste una reale necessità di sostituirli. Quindi, Assofer dichiara che si opporrà all'applicazione di questa norma in ogni sede italiana ed europea.
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