La carenza di personale è al centro dello sciopero proclamato da cinque sigle sindacali ( Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Sml Fast Confsal e Orsa Ferrovie) dei dipendenti di Trenitalia per venerdì 14 aprile 2023. I sindacati invitano i lavoratori a fermarsi per otto ore, dalle 9.00 alle 17.00, ma le ripercussioni sui treni (con eventuali ritardi o annullamenti) potranno avvenire oltre a questo intervallo di tempo. I lavoratori non impegnati in attività operative (uffici, biglietterie e manutenzione) sciopereranno per l’intera prestazione lavorativa (se con turno a giornata) oppure per il turno della mattina (se con turno avvicendato).
Il personale che lavora per la circolazione dei treni garantirà i servizi passeggeri ad alta velocità e a lunga percorrenza indicati nell’orario ufficiale, mentre non ci saranno garanzie per i treni regionali. I sindacati comunicano che saranno garantiti anche i treni che partiranno prima dell’orario d’inizio dello sciopero e che devono arrivare a destinazione entro un’ora dall’inizio dello sciopero. Gli altri potranno essere sospesi e subire una riduzione del percorso. Per maggiori informazioni si può consultare il sito web di Trenitalia.
La protesta nasce dalla carenza di personale, che impone un carico crescente di lavoro per quello già impiegato. I sindacati chiedono un piano d’assunzioni dettagliato e un “maggiore equilibrio nella conciliazione dei tempi di lavoro con quelli di vita privata, in risposta all’eccessiva saturazione dei turni di lavoro del personale degli equipaggi messa in atto da Trenitalia”, come scrive Orsa Ferrovie in una nota. Gli altri punti della piattaforma riguardano il rilancio della manutenzione e della rete di vendita e assistenza, oltre che una maggiore trasparenza nella riorganizzazione degli uffici.
Secondo Orsa, Trenitalia avrebbe attuato “violazioni sistematiche dei moduli degli equipaggi e degli impegni assunti negli accordi di marzo e novembre 2019 e marzo 2022 anche in tema di mitigazione dei carichi di lavoro nei turni”, avrebbe assunto capitreno part-time e “delegittimato la contrattazione territoriale e il ruolo delle Rsu”.