Il 29 giugno 2009 un difetto su un assile di una ferrocisterna carica di Gpl causò lo svio del treno mentre transitava nell'abitato di Viareggio e un picchetto piantato dove non doveva esserci ha squarciato la cisterna, causando un incendio che ha ucciso trentadue persone. Pochi giorni dopo il decimo anniversario di quel disastro ferroviario e dal termine del processo di primo grado, che ha visto numerose condanne, il responsabile della Cna Liguria, Gino Angelo Lattanzi, denuncia che a Ventimiglia è stato rilevato un difetto meccanico in una ferrocisterna carica con quindici tonnellate di Gpl proveniente dalla Francia. Un situazione definita "inconcepibile", anche perché "gran parte delle direttrici del traffico ferroviario e stradale in Liguria attraversano i centri abitati e pertanto è necessario elevare l'attenzione sul trasporto delle merci pericolose e sui rischi che ogni giorno incombono sui cittadini". Lattanzi chiede l'apertura di un'inchiesta da parte della procura d'Imperia "al fine di chiarire e accertare chi non ha ottemperato alle prescrizioni legislative mettendo a repentaglio la vita delle persone e creando notevoli disagi alla mobilità ferroviaria".
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