Assume proporzioni del tutto impreviste lo scandalo delle traversine ferroviarie difettose in Germania. Come se non bastasse, su un’infrastruttura messa a dura prova per i lavori di potenziamento e adeguamento diffusi su tutta la rete, solo nel corso del 2023 sono previsti qualcosa come 400 cantieri aggiuntivi per interventi radicali sull’armamento ferroviario.
Tutto è nato in seguito a un incidente avvenuto il 3 giugno 2022 quando un convoglio passeggeri che percorreva una linea regionale in Baviera è sviato tra Oberau e Garmisch-Partenkirchen causando un pesante bilancio di cinque morti e una sessantina di feriti.
Quello che poteva sembrare un problema circoscritto, ha fatto emergere dopo un’attenta analisi una grave carenza infrastrutturale che non riguardava solo la linea ferroviaria bavarese, ma tutta la rete delle Deutsche Bahn. Per questo le DB si sono viste costrette a varare rapidamente un piano di manutenzione straordinaria che prevede la sostituzione di migliaia di traversine in cemento in tutta la Germania.
La prima fase di ispezione aveva interessato 200mila traversine in oltre 150 linee e impianti, ma l’affare si è via via allargato a macchia d’olio assumendo proporzioni impreviste e imprevedibili. In un primo tempo, infatti, le ferrovie stimavano di concludere la maggior parte degli interventi entro il 2022 riportando le linee all’esercizio regolare, ma poi è apparso chiaro come il problema non fosse circoscritto e i lavori di sostituzione fossero tutt’altro che conclusi.
Anzi, l’operazione forse era solo all’inizio, tanto è vero che solo nel corso del 2023 saranno sostituite 480mila traversine con la predisposizione di 400 cantieri mobili di manutenzione, con una ricaduta non indifferente sulla regolarità dell’esercizio per una rete già messa a dura prova da vari lavori di potenziamento; oltretutto in via precauzionale vengono imposti limiti di velocità inferiori sulle linee coinvolte se non addirittura la chiusura di singole tratte ove occorre intervenire.
Colpisce il fatto che una componente tutto sommato tradizionale e standard dell’armamento ferroviario possa accusare così gravi difetti di conformità. Nonostante a prima vista possa sembrare agevole realizzare traversine in cemento armato vibrato precompresso, l’esperienza ha dimostrato che non è tutto così semplice.
Questo perché il comportamento del calcestruzzo armato convenzionale sotto l’azione delle sollecitazioni del binario non sarebbe ottimale ed è necessario ricorrere a una precompressione specifica per ottenere caratteristiche meccaniche analoghe a quelle che erano un tempo le traverse in legno, semplici ma robuste ed elastiche in modo naturale.
Questo processo tecnologico è di agevole esecuzione e garantisce il raggiungimento di risultati ottimali, a patto che sia fatto correttamente e si usino materiali idonei. Ma l’amara esperienza della Germania sta a dimostrare che non sempre è così.
Piermario Curti Sacchi