Un altro tassello è andato a collocarsi in Spagna lungo il Corridoio ferroviario Mediterraneo, la rete inserita nelle direttrici transfrontaliere europee Ten-T. Ma soprattutto con quest’ultima realizzazione si pongono le basi per un’ulteriore estensione delle nuove linee a scartamento standard europeo al posto di quello largo di tipo iberico che sta lentamente cedendo il passo con l’obiettivo di arrivare a una piena interoperabilità ferroviaria con l’Europa.
La tratta che Adif, il gestore della rete spagnola, ha aperto all’esercizio il 9 settembre 2023 ha una lunghezza relativamente breve, 46 chilometri, ma rappresenta un anello di congiunzione tra Alicante e València, quindi tra il sud-est della penisola iberica e lo sbocco più a nord verso l’Europa. Costata 505 milioni di euro, collega Xàtiva con lo snodo di La Encina. All’inizio l’esercizio sarà possibile su un unico binario, inizialmente a scartamento spagnolo, in modo da consentire l’adeguamento progressivo allo standard europeo di tutto il tracciato a doppio binario. Tra le opere principali sono state realizzate due lunghe gallerie e sette viadotti.
Adif prosegue quindi nella seconda fase di completamento di questo progetto del valore di 245 milioni di euro che collegherà tutta la comunità valenciana a scartamento standard con il Corridoio Mediterraneo. Per dare continuità alla direttrice interoperabile, la linea viene collegata a nord con una breve bretella a Xàtiva sulla banchina già predisposta per la rete a scartamento europeo, mentre a sud vengono riqualificati i raccordi con la diramazione di Albacete per cinque chilometri e València di sette chilometri.
Anche l’infrastruttura elettrica e tecnologica fa un passo in avanti verso l’integrazione europea con la riconversione tra il sistema di alimentazione esistente a 3 kV in corrente continua e quello standard della rete ad alta capacità a 25 kV in alternata, insieme all’adozione del segnalamento Ertms/Etcs. Da questo punto di vista, la Spagna si segnala come uno dei Paesi più virtuosi nell’uso dei fondi comunitari. Oltre a velocizzare i collegamenti passeggeri, l’obiettivo degli investimenti sul Corridoio è quello di favorire il trasporto delle merci con l’Europa senza più rotture di carico.
Imponenti i lavori già completati e in corso: dal giugno 2018 sono stati realizzati oltre 275 chilometri con un investimento che sfiora i tre miliardi di euro, per buona parte sostenuti con fondi di finanziamento comunitari. Questo ha comportato la sottoscrizione di 855 contratti di costruzione, fornitura, tecnologie e servizi. E il programma prosegue. Così come l’impegno a servizio delle merci lungo la linea Saragozza-Teruel-Sagunto, dove Adif ha completato la messa in servizio di binari a modulo 750 metri in diversi scali per potenziare e favorire la movimentazione di treni a standard europeo.
Piermario Curti Sacchi