C’è voluta la determinazione della commissaria straordinaria preposta all’opera per far decollare la prima fase di potenziamento della ferrovia Rho-Gallarate. L’ordinanza, la numero 11, firmata da Vera Fiorani, già amministratrice delegata e direttrice generali di Rfi, porta la data del 28 giugno 2023. Neppure una settimana dopo, la società gestore della rete ha avviato la gara per la prima fase dei lavori che consistono nel quadruplicamento della tratta iniziale da Rho a Parabiago.
Il progetto, ormai concluso nel 2013, era fermo per difficoltà burocratiche, legate soprattutto ai ricorsi di enti e comitati locali, e quindi non finanziato. La commissaria straordinaria ha reso immediatamente esecutiva la conferenza dei servizi. Così ora può partire un appalto del valore di 259 milioni, finanziato anche con i fondi del Pnrr. La conclusione dell’opera è prevista per il 2026.
Questa prima fase assume più che altro un valore simbolico, quello di avviare un’opera essenziale, ma ferma da tempo. Si tratta infatti di un intervento che si sviluppa per un’estensione di quasi nove chilometri rispetto alla distanza di circa 31 chilometri tra Rho e Gallarate. La seconda fase, tra Parabiago e Gallarate, per ragioni urbanistiche, prevede solo la posa di un terzo binario affiancato ai due attuali e non un quadruplicamento integrale. In tutto saranno investiti, a lavori finiti, circa 800 milioni di euro. La gara appena avviata prevede anche la realizzazione di una bretella di collegamento verso l’aeroporto di Malpensa (raccordo Y) tra la linea Rfi e quella di Ferrovie Nord Milano all’altezza di Busto Arsizio.
Lo scopo di questi interventi è quello di potenziare la capacità di trasporto della linea Milano-Gallarate e di specializzare gli itinerari per tipologia di treni, suddividendo i regionali, da quelli a lunga percorrenza e tra questi anche i merci. Quando il progetto sarà concluso la capacità di questo corridoio dovrebbe passare da dieci treni all’ora per direzione, a 24 treni.
Anche se la parte preponderante del traffico merci è generato dal terminal Hupac di Busto Arsizio-Gallarate che utilizza la Rho-Gallarate solo nei collegamenti verso sud, la linea vede il transito di numerosi treni merci che percorrono la cintura esterna di Milano e che si dirigono verso l’asse del Sempione. Una piccola curiosità sulla fase successiva dei lavori, quella del potenziamento con la posa del terzo binario tra Parabiago e Gallarate: qui tra Parabiago e Canegrate si trova l’ultimo passaggio a livello dell’intera direttrice tra Milano e Domodossola, destinato ovviamente a essere soppresso.
Senza nulla togliere ai vantaggi generati da questo investimento che sono comunque significativi anche solo dal punto di vista della regolarità della circolazione potendo contare su una disponibilità maggiore di binari, resta un nodo da sciogliere: a lavori ultimati a Rho convergeranno sei binari, i quattro della nuova ferrovia potenziata e i due provenienti da Novara, ma da Rho al nodo di Milano resteranno solo i quattro binari attualmente disponibili. Sarà indispensabile gestire al meglio la circolazione per non perdere i vantaggi degli investimenti in corso.
Piermario Curti Sacchi