Il consorzio che sta sviluppando treni merci a guida autonoma per Sncf è formato da Alstom, Altran, Ansaldo e Apsys, mentre quello composto da Bombardier, Bosch, Spirops e Thales si occupa dei treni passeggeri. Il loro compito è riunire diverse competenze (ferroviarie, automobilistiche, aeronautiche, informatiche e ingegneristiche) per analizzare tutti gli aspetti della guida autonoma dei treni, come per esempio il rilevamento di ostacoli, la lettura dei segnali, la geo-localizzazione, il monitoraggio ambientale e ferroviario, la gestione dei pericoli. Il primo obiettivo è introdurre sulla rete convogli a guida semi-autonoma entro il 2020 e quelli a guida completamente autonoma entro il 2023. Per questo progetto sono disponibili 57 milioni di euro, di cui il 30% stanziato dalla Stato francese tramite IRT Railenium, il 30% da Sncf e il 40% dalle aziende che vi collaborano.
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