La divisione Fret di Sncf non riesce a uscire da una lunga crisi, che ha causato un deficit di quattro miliardi e mezzo di euro, cui si aggiungono le pesanti perdite per uno sciopero in corso in questi giorni, il più lungo della sua storia, contro la ristrutturazione della società approvata a metà giugno dall'Assemblea Nazionale. Per affrontare questa crisi, la compagnia ferroviaria francese ha preparato un piano di ricapitalizzazione per una somma uguale al suo deficit, che però deve ottenere l'approvazione dell'Unione Europea, essendo una società controllata dallo Stato. Il piano prevede anche lo scorporo della divisione merci e, secondo l'agenzia Franceinfo, il taglio di 753 posti di lavoro entro il 2021 (su un totale di 5550). Snf ha però replicato che non ci sarebbero licenziamenti, bensì mancate sostituzioni di pensionati e ricollocazioni nell'azienda.
© TrasportoEuropa - Riproduzione riservata - Foto di repertorio
Segnalazioni, informazioni, comunicati, nonché rettifiche o precisazioni sugli articoli pubblicati vanno inviate a: redazione@trasportoeuropa.it
Puoi commentare questo articolo nella pagina Facebook di TrasportoEuropa
Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità sul trasporto e la logistica e non perderti neanche una notizia di TrasportoEuropa? Iscriviti alla nostra Newsletter con l'elenco ed i link di tutti gli articoli pubblicati nei giorni precedenti l'invio. Gratuita e NO SPAM!