Gli spedizionieri svizzeri temono un significativo aumento delle tariffe per il trasporto ferroviario, a causa dell’incremento del costo dell’energia. Un provvedimento che la compagnia svizzera FFS Cargo potrebbe prendere nel 2023 e che l’associazione degli spedizionieri Vap ritiene ingiustificato per due motivi: il primo è che il contratto di servizio vincola i prezzi energetici e il secondo che comunque l’aumento sarebbe per ora coperto. A tale proposito, l’associazione sottolinea che le riduzioni dei prezzi delle tracce attuata da gennaio 2021 non è stata trasferita ai caricatori.
Invece di un possibile aumento, Vap chiede un’ulteriore riduzione dei prezzi delle tracce, come è avvenuto durante l’emergenza Covid. “Un incremento delle tariffe ferroviarie avrebbe un impatto diretto sulle importazioni, esportazioni e transito delle merci”, afferma l’associazione. “Se i gestori dell'infrastruttura dovessero chiede un aumenti, questi dovrebbero essere immediatamente assorbiti tramite compensazioni da parte del Governo federale, così da proteggere il trasporto ferroviario delle merci”.