Da tempo si parla di una parziale privatizzazione delle attività merci della società ferroviaria pubblica FFS e il 30 agosto la divisione Cargo ha annunciato che Swiss Combi acquisirà il 35% delle sue azioni. Questa società è formata da quattro trasportatori svizzeri: Planzer Holding AG (40%), Camion-Transport SA Wil CT (40%), Bertschi AG (10%) e Galliker Transport AG (10%). FFS resterà azionista di maggioranza con il 65% del capitale. I protagonisti non hanno comunicato l'importo della transazione, che sarà completata dopo l'approvazione delle Autorità antitrust.
In una nota, la compagnia ferroviaria spiega che "questa partecipazione di minoranza rafforzerà la FFS Cargo in modo duraturo. La ferrovia merci continuerà a fornire servizi nella catena logistica della fornitura di tutti i clienti esistenti, puntando al contempo ad acquisirne di nuovi e ad aumentare lo sfruttamento delle capacità ferroviarie. L'obiettivo è di aumentare ulteriormente affidabilità ed efficienza".
Il comunicato aggiunge che "il partenariato previsto rafforza il trasferimento dalla strada alla rotaia e aumenta in modo sostenibile lo sfruttamento delle capacità nel traffico a carri sistematico e nel traffico combinato. L'obiettivo è di consolidare la competitività della ferrovia nella catena logistica della fornitura dei clienti e di impiegare i diversi sistemi di trasporto secondo i loro punti di forza". Resta fuori dalla vendita SBB Cargo International, che serve il trasporto ferroviario internazionale, che sarà scorporata da FFS Cargo e passerà sotto il controllo di FFS. L'operazione non dovrebbe comportare una riduzione dei lavoratori.
Nel 2018 FFS Cargo ha prodotto un fatturato di 742 milioni di franchi. La flotta è composta da 5324 carri merci, 313 locomotive di linea e 76 locomotive di manovra. La società è stata fondata nel 1999 come società anonima di diritto privato affiliata alle FFS e a fine 2018 occupava 2275 collaboratori in Svizzera. La sede centrale è a Olten.
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