Il porto della Spezia continua a collezionare risultati positivi sul fronte dell’intermodalità ferro-marittima, ma crede che ci siano ancora margini di manovra significativi per crescere e incrementare la quota dei trasporti su rotaia. Per raggiungere questo risultato l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale sta investendo sia sullo scalo pubblico sia favorendo i raccordi privati. Ne è un esempio l’intesa con il Gruppo Tarros che opera nel Terminal del Golfo situato nella zona est del porto spezzino, destinato soprattutto ai traffici con i paesi affacciati sul Mediterraneo. Qui a breve è prevista l’apertura di un raccordo ferroviario all’interno del terminal che consentirà di accedere direttamente sia alla linea tirrenica sia alla Pontremolese verso Parma.
Nel frattempo prosegue il programma di potenziamento e adeguamento di tutti gli impianti ferroviari a servizio del porto. Oltre all’allungamento dei binari secondo lo standard europeo è prevista la sostituzione dell’armamento con rotaie pesanti analoghe a quelle di linea. È previsto anche l’adeguamento degli impianti elettrici di sicurezza e segnalamento con l’adozione di nuove tecnologie.
L’insieme di interventi previsti, come si legge nella documentazione dell’Autorità portuale, consentirà il potenziamento del trasporto merci su ferro attraverso una più razionale distribuzione dei fasci di binari e delle aree attrezzate per carico e scarico, permettendo nello stesso tempo l’allontanamento dei binari dall’ambito urbano. Il nuovo assetto delle linee ferroviarie prevede la dismissione dei fasci di binari attualmente ubicati in zona Calata Paita, la demolizione del binario che corre parallelo a viale San Bartolomeo, la ristrutturazione dei binari di Calata Malaspina e il nuovo assetto per i binari che dal terminal Ravano arrivano al terminal del Golfo, con il loro ampliamento, come si è visto, in quest’ultima area.
Nel 2021 il traffico ferroviario del porto della Spezia è aumentato dell’11% rispetto al 2020 e del 6,6% nei confronti del 2019, un anno che può essere preso come riferimento perché non interessato dalla pandemia. I treni sono stati 8500 e hanno movimentato 125mila carri. La modalità ferroviaria attualmente rappresenta oltre il 30% nel traffico dei container, con l’obiettivo secondo l’Autorità di incrementarla fino al 50% nel medio periodo. Il sistema infrastrutturale del porto si compone di tre scali ferroviari dedicati alla composizione, movimentazione e inoltro dei treni e cinque raccordi. I tre scali sono La Spezia Marittima, La Spezia Migliarina e l’impianto di Santo Stefano Magra. Quest’ultimo rappresenta il retroporto spezzino con il ruolo di piattaforma intermodale e recentemente è stato promosso dalla Commissione europea come terminal rail-road nella rete core del corridoio Scandinavia-Mediterraneo.
Piermario Curti Sacchi