La lezione viene dalla Svizzera: realizzare un sistema di trasporti ferroviari metropolitani a servizio dei passeggeri diffuso e con frequenti corse, senza perdere di vista le esigenze delle merci, ma anzi adottando soluzioni specifiche per non penalizzarle. È quanto prevede il progetto Léman 2030, un ampio programma di potenziamento del traffico nella Svizzera romanda, tra Losanna e Ginevra.
L’obiettivo è quello di arrivare entro una decina d’anni a raddoppiare il numero dei viaggiatori giornalieri, ma evitando con scelte opportune che il traffico merci debba cedere il passo agli altri convogli. Si parte dal presupposto che non deve esserci nessun conflitto di circolazione tra le diverse tipologie di trasporti, e questa è un’attenzione tutt’altro che scontata.
All’interno del progetto Léman 2030 alcuni interventi sull’infrastruttura si sono già conclusi, altri sono programmati e comunque pianificati e finanziati. Tra i primi si inserisce il binario di precedenza merci realizzato tra Coppet e Founex, due località poste lungo il lago Lemano. Prima dei lavori, i treni merci di norma più lenti dovevano dare la precedenza ai convogli viaggiatori che circolavano sulla linea tra Losanna e Ginevra.
Per questo dovevano sostare e attendere in stazione e riprendere la marcia solo dopo il passaggio dei treni passeggeri, con inevitabili perditempo e scarsa regolarità di esercizio. Per ovviare a questa limitazione nella circolazione, tra Coppet e Founex è stato realizzato un binario di precedenza che garantisce la capacità adeguata per il traffico merci e questo nonostante l’incremento dei treni passeggeri.
Ma per completare questo progetto, la cui prima fase si è conclusa nel 2020, è in programma un ulteriore intervento tra Morges e Denges, dove si trova un vasto scalo di smistamento, terzo per dimensioni e importanza dopo quelli di Basilea e Zurigo. Conclusa la fase di studio e di progettazione si passa ora a quella operativa. Anche in questo caso verrà posato un terzo binario che consentirà l’entrata e l’uscita dei treni merci dallo scalo senza che questi vengano penalizzati dai convogli viaggiatori.
Nonostante il nuovo binario fino a Morges sia lungo solo 2,5 chilometri, questo intervento consente di fluidificare e stabilizzare l’offerta di trasporto per tutte le categorie di treni. Il progetto prevede anche la posa di diversi scambi lungo la tratta. Inoltre saranno aggiornati anche tutti gli apparati e gli impianti tecnologici di stazione e dello scalo.
Piermario Curti Sacchi