A lanciare l’allarme per primo è stato il porto di Trieste al quale hanno subito fatto eco le ferrovie austriache Öbb. La ferrovia Pontebbana, quella che attraverso il valico di Tarvisio rappresenta il principale collegamento a est tra l’Italia e l’Austria, chiuderà per lavori per tutto il mese di luglio 2022. Questa prospettiva penalizza i traffici ferroviari del porto giuliano in rapida crescita e impone la scelta d’itinerari alternativi con inevitabili aggravi sui tempi di transito e sui costi.
Le austriache Öbb oltre a essere coinvolte nella trazione dei treni merci, avranno contraccolpi anche sul servizio internazionale passeggeri diurno e notturno da loro prestato su questa relazione. Ovviamente la chiusura non interessa solo le relazioni ferroviarie del porto, che comunque sono tra le più penalizzate, ma anche tutti i treni merci che transitano da Tarvisio.
Rfi, il gestore della rete ferroviaria nazionale, in un comunicato agli operatori definisce questi lavori come “Ripristino regolarità tracciato”. In realtà si tratta del radicale rifacimento della piattaforma ferroviaria, anche se per un tratto limitato. La ferrovia Pontebbana a partire dagli anni Ottanta del secolo scorso è stata interessata dai lavori di raddoppio e potenziamento con caratteristiche quasi da alta velocità.
Con la sola esclusione della prima tratta nella pianura friulana raddoppiata quasi tutta in sede, da Gemona al confine di Tarvisio la linea è stata realizzata ex novo per aumentare i raggi di curvatura ed eliminare i punti più acclivi, sfavorevoli ai treni merci. Qui il tracciato presenta ampi tratti in galleria e in viadotto.
La costruzione della nuova linea offrì anche l’occasione per adottare, anche se solo per brevi tratti, un armamento non convenzionale, dove il tradizionale pietrisco con traversine, noto come ballast, è stato sostituito da piastre continue in cemento dove vengono fissate direttamente le rotaie, con lo scopo di ridurre i costi di manutenzione e prolungare la vita utile della struttura.
L’esperimento però ha messo in luce i suoi vantaggi, ma anche alcuni limiti, soprattutto in galleria e con sottofondazioni troppo deboli. Rfi ha già avviato anche in passato la sostituzione di questo tipo di armamento con il ballast tradizionale. Ma questo comporta un intervento radicale su tutta la piattaforma ferroviaria, tale da richiedere la chiusura della linea che è quello che avverrà con i lavori ora programmati.
Per tutto il mese di luglio 2022 il traffico ferroviario merci dal porto di Trieste, così come quello di tutte le altre relazioni su Tarvisio, dovrà essere deviato su altri itinerari e in particolare sulla linea del Brennero con destinazione la Baviera e il centro Europa e attraverso il tunnel delle Caravanche tra l’Austria e la Slovenia. Lunga poco meno di otto chilometri, questa galleria rappresenta il cuore del corridoio per il trasporto merci dalla Carinzia austriaca a porti adriatici di Capodistria e Fiume: ampiamente rinnovata e aggiornata con un investimento di 140 milioni di euro è stata riaperta al traffico ferroviario nel luglio 2021.
Piermario Curti Sacchi