Non c’è pace per le ferrovie e in particolare le direttrici fondamentali che toccano Bologna e Firenze. Ultimi in ordine di tempo sono stati gli eventi alluvionali che hanno paralizzato per giorni il tratto romagnolo della linea Adriatica, ma poco prima l’Italia ferroviaria è stata spezzata in due da uno svio di un treno merci nel nodo fiorentino tra il 19 e il 20 aprile 2023.
Ora, a creare ulteriori disagi non ci sono calamità naturali, guasti tecnici, o irregolarità nell’esercizio, ma l’intervento della magistratura di Firenze che a disposto il sequestro preventivo di un tratto di linea e in particolare di due deviatoi che si trovano in prossimità della stazione di Rifredi. Questa disposizione, come ha specificato Trenitalia in un comunicato “rende di fatto indisponibile quel tratto di infrastruttura e riduce la capacità di traffico della linea”. Coinvolti sono soprattutto i treni regionali tra Empoli e Firenze Castello ma anche i treni merci che impegnano questi binari nelle ore diurne.
La motivazione che sta alla base dell’intervento della magistratura è quella di congelare lo stato dei luoghi ed evitare possibili nuovi inconvenienti. Pur rispettando la decisione della Procura di Firenze, del resto del tutto legittima, probabilmente in vista di un incidente probatorio nel corso delle indagini preliminari, appare sproporzionata la misura adottata sia per le pesanti ricadute sull’esercizio ferroviario, sia per la dinamica stessa dell’incidente.
Occorre dunque andare con ordine. Poco dopo le ore 22 del 17 aprile 2023, un treno merci diretto a Maddaloni si è fermato per problemi tecnici all’altezza del bivio Olmatello nel nodo di Firenze, bivio dove si incrociano le linee Firenze-Siena/Pisa e Firenze-Prato. Il convoglio si sarebbe sfrenato (per cause da accertare) retrocedendo di alcuni metri e quindi invadendo parzialmente l’itinerario di un altro treno merci diretto a Domegliara. Questo convoglio ha lievemente tamponato l’ultimo carro del treno merci in sosta. Nell’impatto ha riportato alcuni danni leggeri il locomotore del secondo merci, mentre i due macchinisti sono rimasti solo contusi.
L’infrastruttura, e questo è un punto essenziale, non ha subito particolari conseguenze e, come hanno precisato in quell’occasione le Fs, la circolazione dei convogli su tutte le linee è stata ripristinata in poche ore senza rilevanti impatti. Se questa è la dinamica dell’incidente, tutto sommato circoscritto, c’è da domandarsi a che cosa serve il sequestro preventivo della linea e soprattutto che cosa le indagini intendono chiarire.
Il nodo di Firenze, suo malgrado, è stato testimone di una serie di inconvenienti più o meno seri per l’infrastruttura e la circolazione ferroviaria. Nella notte tra il 19 e 20 aprile 2023 è sviato un carro in composizione al treno merci di Gts Rail Nola Interporto-Milano Segrate. Trascinato per diversi metri, il carro ha abbattuto diversi tralicci e portali che sostengono la linea aerea di alimentazione elettrica che interessa tutti e sei i binari di transito. Ciò ha comportato il blocco completo della circolazione spezzando l’Italia ferroviaria in due, compresi i treni ad alta velocità. Poco dopo, il 4 maggio 2023 si è assistito a uno svio di un treno regionale in fase di manovra, ma le conseguenze sono state decisamente più contenute.
Piermario Curti Sacchi