Il processo di primo grado sul disastro ferroviario di Pioltello, avvenuto il 25 gennaio 2018, è terminato il 25 febbraio 2025 con una sola condanna a cinque anni e tre mesi per l’ex responsabile dell'unità di Brescia di Rfi, mentre gli altri otto imputati, tra cui l'ex amministratore delegato di Rfi Maurizio Gentile e la stessa società, sono stati assolti. I pubblici ministeri Maura Ripamonti e Leonardo Lesti avevano richiesto pene più severe, che variavano da otto anni e quattro mesi a sei anni e dieci mesi.
Il Tribunale ha assolto la maggior parte degli imputati, ritenendo che le accuse di disastro ferroviario colposo e omicidio colposo non sussistessero per alcuni di essi, mentre altre ipotesi di lesioni sono decadute per difetto di querela. Per Rfi, la procura aveva proposto una sanzione amministrativa di 900mila euro, ma la società è stata assolta.
L'incidente, che coinvolse un treno regionale sulla tratta Cremona-Milano Porta Garibaldi, causò la morte di tre donne e oltre duecento feriti. I pubblici ministeri portarono in Aula gli imputati contestando reati quali disastro ferroviario colposo, omicidio e lesioni colpose, oltre all'omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro.
Le indagini condotte dalla Polizia ferroviaria hanno individuato la causa dell’incidente nello svio causato dalla rottura di un tratto di rotaia di 23 centimetri, noto come "punto zero", situato sopra un giunto gravemente deteriorato. Secondo l'accusa, il problema era noto già dall'estate del 2017, ma non fu risolto adeguatamente: venne inserita una semplice zeppa di legno per tamponare il danno, invece di sostituire il giunto compromesso.
Durante il processo, i pubblici ministeri hanno sottolineato che giunti nuovi erano sul luogo dell'incidente al momento del sopralluogo, ma il vecchio giunto, utilizzato per oltre dieci anni, non era mai stato sostituito. La difesa di Rfi ha sostenuto che i manutentori erano in possesso delle competenze necessarie per identificare anomalie e chiedere l'interruzione della circolazione ferroviaria. Tuttavia, per ragioni non del tutto chiarite, non avrebbero seguito correttamente le procedure di sicurezza previste.