Un altro importante tassello va a collocarsi nel mosaico che disegna l’assetto definitivo del nodo ferroviario di Verona, crocevia tra il corridoio transpadano e l’asse del Brennero. Il Consiglio comunale della città scaligera a fine agosto 2022 ha approvato il progetto definitivo dell’ingresso da est della linea ad alta capacità, segmento orientale della Milano-Venezia. Il progetto è stato sviluppato in modo da inserirsi nella tratta dell’ingresso dal lato ovest già precedentemente delineato. In questo modo Rfi può completare la pianificazione della fase esecutiva dell’intero attraversamento nel nodo veronese della linea ad alta capacità con un tracciato indipendente lungo circa 6,6 chilometri dall’area del Quadrante Europa alla stazione Porta Vescovo.
Oltre a una nuova stazione dedicata all’alta velocità passeggeri, il piano ora approvato riguarda anche il servizio merci. In particolare, in località Cason, a nord del Quadrante Europa, verrà realizzato un nuovo scalo merci con tre binari e relativa asta di manovra per migliorare il collegamento con l’interporto per gli arrivi/partenze dei treni merci lato Milano anche in seguito alla dismissione dello scalo merci ora esistente e inglobato nell’area urbana accanto alla stazione di Porta Nuova. L’intervento è tutt’altro che secondario: il Quadrante Europa è sempre stato collegato in modo ottimale con l’asse del Brennero, direttamente attraverso il raccordo con il bivio e posto di comunicazione di San Massimo oltre che con la stazione di Verona, non altrettanto in direzione Milano.
La definizione dell’intero tracciato della linea ad alta capacità sull’asse Milano-Venezia che interessa il nodo veronese, completa un altro intervento per il quale Rfi ha predisposto il progetto di fattibilità tecnico-economica, vale a dire la variante della linea del Brennero, tratta prioritaria del corridoio di accesso da sud al tunnel di base (Bbt) in fase avanzata di costruzione, in pratica un’anticipazione del quadruplicamento completo dell’intero corridoio ferroviario che da Verona attraverso Innsbruck raggiungerà Monaco di Baviera. L’attuale linea del Brennero sarà portata a quattro binari con tratti in superficie e tratti interrati per un’estensione di poco superiore ai nove chilometri a partire dall’abitato di Pescantina e fino al bivio San Massimo, vero punto di interconnessione con il nodo e principale corridoio di collegamento merci con lo scalo e con l’interporto Quadrante Europa.
La variante del Brennero rappresenta un potenziamento effettivo per tutto il nodo veronese, soprattutto perché offre la possibilità di suddividere per tipologia i flussi di traffico, in particolare quelli merci diretti al terminal intermodale dell’interporto e al futuro scalo merci adiacente al Quadrante Europa, senza escludere quello previsto a Isola della Scala. Ora con l’approvazione ad agosto 2022 del progetto definitivo dell’ingresso da est della linea ad alta capacità Milano-Venezia si delinea l’assetto definitivo del principale nodo ferroviario merci transpadano.
Piermario Curti Sacchi