Le autostrade A24 e A25, gestite dalla società Strade dei Parchi, non solo sono tra le più costose d'Italia, ma sono anche sotto osservazione per la sicurezza. Da tempo, la questione è posta dagli amministratori locali delle due Regioni che attraversano, Abruzzo e Lazio, ma senza concreti interventi. Così, un gruppo di sindaci ha organizzato una manifestazione sotto la sede del ministero dei Trasporti per il 19 settembre, per rilanciare la richiesta d'intervenire entro la fine di questo mese. I sindaci chiedono il blocco degli aumenti dei pedaggi, che a gennaio sono aumentati del 12%, e una maggiore sicurezza. Su quest'ultimo punto, il caso più recente è avvenuto l'11 settembre, quando alcuni pezzi di calcestruzzo sono caduti dal viadotto San Giacomo dell'A24 nel tratto che attraversa L'Aquila. I frammenti sono caduti su una strada cittadina, senza comunque causare vittime ma solo la chiusura della via (mentre l'autostrada resta aperta).
Alla manifestazione del 19 settembre aderiscono anche la Confartigianato Trasporti e la Fiap. "In caso di mancato accoglimento delle richieste inizierà una nuova mobilitazione con iniziative che si svolgeranno anche ai caselli autostradali", si legge in una nota di Confartigianato Trasporti Abruzzo, mentre il presidente della Fiap, Massimo Bagnoli, chiede chiarezza sul calcolo degli aumenti dei pedaggi. Bagnoli ha prospettato un'azione legale collettiva: "Il muro di gomma contro il quale in questi anni si è imbattuta ha fatto maturare la convinzione che sia arrivato il momento di mettere in campo strumenti più efficaci di una manifestazione; strumenti in grado di ristorare le imprese di autotrasporto dagli eventuali danni subiti da che potrebbero risultare, ad un controllo più capillare, ingiustificati e non solo finalizzati a contenere i maggiori costi futuri".
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