Un nuovo fronte si apre per Autostrade per l’Italia, questa volta non dal Governo bensì dall’Autorità Garante per la Concorrenza, che il 16 giugno 2020 ha annunciato l’apertura di un’istruttoria su alcuni aspetti che riguardano i pedaggi autostradali. L’indagine è iniziata il 10 giugno e si sta svolgendo anche con ispezioni in alcune sedi della società autostradale. Il breve comunicato dell’Autorità spiega che l’accertamento è basato su due elementi. Il primo è il mancato adeguamento del pedaggio a fronte della riduzione delle corsie di marcia e di limiti di velocità a 80 km/h in entrambi i sensi di marci per una lunga parte del percorso dell’autostrada A16 Napoli-Canosa, causando così un “rilevante aumento” dei tempi di percorrenza.
Il secondo elemento che ha spinto l’Autorità ad aprire l’istruttoria interessa tutta la rete di 3000 chilometri gestita da Aspi e riguarda le informazioni sulle procedure di rimborso che si devono attivare nel caso di peggioramento del servizio causato dalle riduzione delle corsie di marcia o altre limitazioni alla viabilità, come la riduzione della carreggiata, della velocità massima, il divieto di transito di veicoli pesanti o la chiusura di alcune uscite. L’Autorità vuole chiarire se e come tali informazioni sono fornite all’utenza.