Tutta l'opera è cantierata. Può quindi partire il conto alla rovescia che, salvo colpi di scena, si concluderà nel 2022 con l'apertura all'esercizio del Terzo Valico ferroviario tra Genova e la valle del Po. Alla fine di aprile 2019 sono stati consegnati e avviati i lavori nel lotto tra Pozzolo Formigaro e Tortona. L'ultimo tassello di quest'opera è lungo poco più di 16 km, vale 74 milioni di euro ed è stato assegnato a Research Consorzio Stabile e Manelli Impresa. Questo lotto completa la tratta in costruzione ricadente in Piemonte fino a Serravalle Scrivia che comprende l'omonima galleria lunga poco più di 7 km, seconda per dimensioni tra le opere del Terzo Valico.
La nuova linea ad alta capacità che collega il porto di Genova con la pianura padana si sviluppa per 53 km dei quali 37 in galleria. In particolare il tunnel di valico di 27,3 km è destinato a conquistare il primato di galleria ferroviaria più lunga interamente in territorio italiano (escludendo quindi i tunnel di confine come il Brennero o il nuovo Moncenisio). Questo primato viene strappato alla galleria di Vaglia lunga 18,7 km che si percorre sulla linea AV tra Bologna e Firenze. Il progetto del Terzo Valico, suddiviso in vari lotti costruttivi, vale 6,2 miliardi di euro e i cantieri sono aperti su tutti i fronti.
Il rispetto dei tempi di costruzione sarà legato sia alle condizioni geologiche riscontrate durante gli scavi in corso sia al successivo completamento della complessa opera di attrezzaggio tecnologico (binari, alimentazione elettrica, sistemi di segnalamento e sicurezza). La pendenza massima del tracciato è contenuta nel 12,5 per mille, ideale per i transiti dei treni merci ad alta capacità secondo lo standard europeo e senza limitazione di sagoma per tutti i trasporti intermodali. Le gallerie principali sono scavate a doppia canna, ciascuna delle quali ospita uno dei due binari di corsa. La tecnica costruttiva prevede sia lo scavo con metodo tradizionale sia meccanizzato con fresa continua (Tbm).
Il Terzo Valico fa parte del corridoio europeo Reno-Alpi conosciuto anche con il nome di corridoio dei due mari. È collegato a sud attraverso l'interconnessione di Voltri e Bivio Fegino con la rete ferroviaria del nodo di Genova, per la quale sono in corso lavori di adeguamento e di potenziamento (che proseguono un po' troppo stancamente anche in seguito a revisioni progettuali), nonché con i bacini portuali di Voltri e del porto storico. A nord, dalla piana di Novi Ligure, il tracciato si collega alle linee Genova-Torino (per i flussi di traffico anche verso Novara e il Sempione) e Tortona-Piacenza (quindi in direzione di Milano e del San Gottardo). Ha fatto molto discutere lo stralcio di un'interconnessione prevista nel progetto originale, lo shunt merci, che evitava l'attraversamento di Novi, modifica chiesta dalle amministrazioni locali per valorizzare lo scalo di Novi San Bovo, ipotesi tutta da verificare una volta che il Terzo Valico sarà a regime.
Piermario Curti Sacchi
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