Il 29 dicembre 2020 Autostrade per l’Italia ha chiuso due caselli dell’autostrada A10 importanti per il trasporto che fa capo al porto di Genova: quelli di Pegli e di Pra’ (quest’ultimo chiuso solo per i veicoli in uscita). Un provvedimento annunciato con breve anticipo e che avrebbe dovuto scadere il 6 gennaio 2021. Invece, Autostrade per l’Italia ha annunciato il prolungamento della chiusura fino a lunedì 11 dicembre. La società autostradale giustifica la proroga con le cattive condizioni meteorologiche. Secondo l’associazione degli autotrasportatori Trasportounito, la chiusura dei due caselli ha causato code fino o otto chilometri.
L'associazione critica anche il prolungamento del provvedimento: “Con la chiusura dei caselli, e la deviazione forzata dei mezzi pesanti sulla viabilità cittadina del ponente genovese, trova conferma la gestione fallimentare nel metodo di pianificazione dei cantieri, con un sistema informativo che genera (esattamente come accade specularmente nella ‘colorazione’ delle Regioni e nella mappatura dei divieti) aggiornamenti continui ingestibili per l’Autotrasporto, con mezzi bloccati sulle strade, un’impossibilità generalizzata a pianificare le consegne della merce e danni ormai incalcolabili ai traffici portuali e al sistema logistico”, dichiara Giuseppe Tagnocchetti, coordinatore ligure di Trasportounito.
Tagnocchetti conclude affermando che “queste sono le ulteriori prove di accusa che si accumulano oggi sullo scranno di un ipotetico tribunale che, prima o poi, sarà chiamato a giudicare non solo le inadempienze, le colpe e gli abusi attuati dalla Società Autostrade, ma anche le responsabilità di chi, a livello istituzionale e di Governo, ha omesso di effettuare i controlli sull’attività di una concessionaria che avrebbe dovuto essere, dopo il crollo del Morandi, quotidianamente attenzionata e monitorata”.