La nuova concessione dell’autostrada A22 del Brennero avrebbe dovuto essere una formalità per riconfermare la società che la gestisce fin dalla nascita, ossia Autostrada del Brennero Spa, che vanta un diritto di prelazione. Ma ciò non sembra avere scoraggiato altri pretendenti.
Secondo alcune indiscrezioni (notizie ufficiali non ce ne sono, perché il termine per presentare le richieste è il 31 marzo 2025) sarebbero interessate Autostrade per l’Italia – partecipata dal ministero dell’Economia e dai ricchissimi fondi Blackstone e Macquarie 15 - A4 Holding, controllata dalla spagnola Abertis (che gestisce l'autostrada A4 Brescia-Padova) e il Gruppo Gavio, che è il secondo operatore autostradale in Italia, con concessioni anche in Brasile e Gran Bretagna.
Al centro della gara c’è il prospetto d’investimenti realizzato da Autostrada del Brennero, che prevede uno stanziamento di nove miliardi di euro per creare un “corridoio verde”, che avrebbe conseguenze anche sulla circolazione dei veicoli industriali e sullo sviluppo del combinato strada-rotaia. Ma in presenza di diversi candidati potrebbero sorgere vertenze sul diritto di prelazione di Autostrada del Brennero, che complicherebbero un percorso di rinnovo della concessione che finora è già stato molto tormentato e ha subito diversi rinvii.
Il bando di gara prevede due fasi. La prima sarà una prequalifica dedicata alla selezione delle offerte, perché i candidati devono rispendere a determinati requisiti, tra cui un fatturato medio di almeno un miliardo di euro negli ultimi cinque anni.
La seconda fase sarà la gara vera e propria, dove saranno valutate le offerte secondo i criteri stabiliti dal ministero dei Trasporti, che tengono conto di diversi aspetti, tra cui il piano economico-finanziario, il livello di investimenti proposti e le soluzioni per la sostenibilità ambientale. Per stabilire i pedaggi, il bando di gara stabilisce l’uso del metodo "price-cap", che fissa un tetto massimo al loro aumento.
Il rinnovo della concessione dell'autostrada A22 si protrae da oltre dieci anni. La precedente concessione è scaduta nel 2014, e da allora si sono susseguiti rinvii, ricorsi e modifiche legislative. Nel 2013, il Governo decise di rinviare la gara, per concedere alle Province di Trento e Bolzano il tempo di approfondire la questione e prepararsi. L’anno successivo il Consiglio di Stato accolse i ricorsi di A22 e del Consorzio dei Comuni contro il bando di gara, annullandolo e prorogando temporaneamente la concessione.
Nel 2015, il ministero dei Trasporti propose un accordo per il rinnovo della concessione fino al 2045, con l'obiettivo di affidare la gestione a una società in-house a partecipazione esclusivamente pubblica. Ma gli azionisti pubblici scelsero di mantenere la partecipazione dei privati, aprendo la strada a un partenariato pubblico-privato.
A novembre 2021, durante il governo Draghi, il Senato approvò il Decreto Infrastrutture, consentendo ad Autostrada del Brennero di presentare un partenariato pubblico-privato e stabilendo il diritto di prelazione per la società in caso di vittoria di una proposta concorrente. Dopo ulteriori confronti e la risoluzione di alcune questioni, come l'utilizzo degli extraprofitti, il ministero finalmente pubblicò il bando di gara il 31 dicembre 2024, che prevede una concessione di 50 anni.