Due anni dopo l’indagine svolta lungo le principali tratte autostradali italiane per rilevare i cantieri, l’associazione Altroconsumo ha replicato la ricerca percorrendo 1.460 chilometri con un autovettura. Il risultato è che nel 2023 il numero e la frequenza dei cantieri sono aumentati: uno ogni dodici chilometri invece che i quattordici chilometri precedenti. Il viaggio è avvenuto tra il 3 e il 9 aprile 2023, seguendo lo stesso itinerario del 2021 su nove diverse autostrade. È un anello che ha toccato Milano, Bologna, Ancona, Pescara, Roma, Firenze, La Spezia, Genova e si è richiuso a Milano.
L’equipaggio ha contato 117 cantieri per una lunghezza di 134 chilometri, ossia quasi il dieci percento dell’intero percorso, contro gli ottanta del 2021. Alcuni di questi hanno una durata complessiva superiore all’anno. Altroconsumo ha anche valutato la situazione delle corsie di emergenza, rilevando lunghi tratti dove erano chiuse a causa di lavori: 106 tratti inagibili avevano una lunghezza complessiva di 120 chilometri. In alcune zone erano inesistenti, in altre non si potevano usare le piazzole per la sosta.
In dettaglio, Altroconsumo ha viaggiato sull’A1 tra Milano e Bologna incontrando tredici cantieri e senza corsia d’emergenza per 10 chilometri, mentre tra Bologna e Pescara i cantieri erano ben trenta, per una lunghezza complessiva di 34 chilometri su 360 chilometri di percorso e senza corsia d’emergenza per quasi 28 chilometri. Ancora peggio nel tratto marchigiano-abruzzese dell’A14: 17 chilometri a corsia unica su un totale di 150 chilometri.
Erano tormentate anche le autostrade A24 e A25, che collegano l’Adriatico col Tirreno: dieci cantieri in 200 chilometri, con sette chilometri su una sola corsia e 6,5 chilometri senza corsia d’emergenza. Salendo da Roma verso nord lungo l’A1, i viaggiatori hanno incontrato sino a Firenze 26 cantieri per una lunghezza di 24 chilometri (tutti senza corsia d’emergenza). L’equipaggio è si è poi diretto verso il mare e ha imboccato l’A12 da Viareggio alla Spezia, incontrando quattro cantieri in ottanta chilometri, e proseguendo verso Genova, dove c’erano undici cantieri per una lunghezza di 26 chilometri e lunghi tratti a una sola corsia, con velocità massima di 60 km/h.
Ma il tratto ritenuto peggiore è quello che ha chiuso l’anello: i 120 chilometri dell’autostrada A7 tra Genova e Milano, dove su 120 chilometri di percorrenza 39 chilometri erano interessati da 19 cantieri. Ossia quasi un terzo della tratta. “Cantieri in aumento, restringimenti e conseguenze importanti su traffico e sicurezza: ecco a cosa hanno portato i disinvestimenti nella manutenzione da parte di Autostrade dal 2009 al 2018”, commenta Federico Cavallo, responsabile relazioni esterne di Altroconsumo. “L’inversione di marcia intrapresa dalla nuova gestione, per quanto apprezzabile, si confronta ancora con la pesante eredità del passato”.
Sul fronte delle autostrade, Altroconsumo ha avviato un’azione giudiziaria collettiva, cui hanno aderito 104mila utenti, che chiedono un ristoro dei disagi subiti fino al 2021 per la mancata o scarsa pianificazione degli interventi di manutenzione e della conseguente riduzione della qualità del servizio.