L'Osservatorio il Centauro dell'Asaps ha redatto un rapporto sul fenomeno della marcia contromano per l'anno 2015. L'associazione segnala che lo scorso anno gli episodi di contromano su strade e autostrade italiane con conseguenze fisiche alle persone o bloccati dalle forze dell'ordine e certificati sono stati 382, un aumento del 13 percento rispetto all'anno 2014 (337 casi). Di questi casi, 154 (40,3 percento) si sono verificati in autostrade e strade a carreggiate separate (una crescita del 2,6 percento rispetto ai 150 del 2014), mentre è la viabilità ordinaria che riporta l'incremento più consistente con 228 episodi (59,7 percento), il 21,9 percento in più rispetto ai 187 dell'anno 2014.
Da sottolineare la diminuita gravità degli eventi. Gli episodi mortali sono stati complessivamente 21 (5,5 percento) nei quali 27 persone hanno perso la vita, un decremento a confronto con il 2014, che riportava 26 episodi con 29 decessi (19 percento degli schianti e 7 percento delle vittime). Nel 2015 i feriti per contromano sono stati 208, un calo del 17 percento rispetto al 2014 quando furono 251. Le ore diurne registrano la maggioranza degli episodi, infatti, dei 382 registrati solo 72 si sono verificati di notte.
La cause maggiori che portano l'autista a condurre il proprio mezzo in senso inverso a quello indicato dalla segnaletica sono l'eccesso di alcool e l'assunzione di stupefacenti. La presenza delle due sostanze è stata accertata in 75 conducenti coinvolti (19,6 percento), mentre nei casi di contromano mortali, la percentuale di soggetti storditi da alcoolici sale al 28,6 percento. Le donne protagoniste sono state 33, mentre gli anziani 74, il 19,4 percento dei casi, percentuale che raggiunge il 23,8 nei soli episodi mortali. Numerosi anche i casi di contromano conseguenza di operazioni di Polizia Giudiziaria (inseguimenti), 66 episodi (17,3 percento); da sottolineare, invece, i possibili gravi incidenti frontali evitati grazie all'intervento delle forze di Polizia, 125, pari al 32,7 percento del totale.
L'Osservatorio dell'Asaps ha fornito una suddivisone del fenomeno su base regionale. In testa la Lombardia con 54 contromano, seguono la Toscana con 51, la Campania 35, l'Emilia Romagna 34, il Trentino 26, il Veneto con 25, il Lazio 22, la Sicilia 19, il Piemonte con 17 e la Liguria con 15.
La situazione non sembra migliorare per l'anno 2016, infatti, nei primi sette mesi gli episodi gravi sono già 255, con 14 vittime e 120 feriti e l'Asaps sollecita un intervento immediato con sistemi tecnologici – allarmi acustici, visivi o tattili – che prevengano drammatici incidenti.
Davide Debernardi
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