Dal 15 gennaio 2020 e fino al 30 giugno 2020, i veicoli industriali con lunghezza superiore a dodici metri non potranno uscire dall'autostrada austriaca A12 allo svincolo di Wattens e dall'A13 a quello d'Innsbruck Sud dalle 7.00 alle 18.00 dal lunedì al sabato. Sono esclusi dal divieto i veicoli diretti per carico e scarico in alcuni paesi intorno agli svincoli: Baumkirchen, Fritzens, Kolsass, Kolsassberg, Volders, Wattens, Wattenberg e Weer per Wattens e Natters, Mutters, Schönberg im Stubaital, Fulpmes Mieders, Telfes im Stubai, Neustift im Stubaital, Mühlbachl, Pfons, Matrei am Brenner, Navis, Steinach am Brennero, Trins, Gschnitz, Schmirn, Vals, Gries am Brenner, Obernberg am Brenner, Götzens e Birgitz per Innsbruck Süd.
Sull'ondata di divieti imposti dall'Austria al transito di veicoli industriali è nuovamente intervenuta oggi Conftrasporto, chiedendo al Governo italiano di "fare la voce grossa opponendosi a tutti i provvedimenti che l'Ue proporrà, su qualsiasi tema". Il vice-presidente Paolo Uggè chiede se sia possibile che la situazione lungo l'asse del Brennero continui a peggiorare: "Abbiamo posto la questione a ben tre ministri, dal Delrio alla De Micheli, passando per Toninelli. Niente da fare: non sono servite lettere, carte bollate, viaggi a Bruxelles, strette di mano per accordi mai rispettati". Secondo una stima della confederazione, per ogni ora di ritardo nell'attraversamento del Brennero, l'economia italiana paga più di 370 milioni di euro all'anno.
"La misura è colma: diciamo basta all'Austria perché il nostro sistema economico, a cominciare da quello produttivo, non può più sopportare l'atteggiamento tiranno di un Paese che, con il pretesto dell'ambiente, danneggia sistematicamente la nostra economia esentando invece dai divieti i suoi camion, come se i mezzi pesanti austriaci spargessero nell'aria essenze floreali", aggiunge Uggè, auspicando un'azione decisiva: "In realtà dovremmo rispondere con un'azione di forza, da un lato da parte del governo italiano, dall'altro facendo valere il peso degli otto Paesi che in Europa hanno costituito la Road Alliance dell'autotrasporto per contrastare ogni forma di dumping".
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