L'inchiesta Sistema e le dimissioni di Maurizio Lupi da ministro dei Trasporti possono portare importanti modifiche al programma delle infrastrutture strategiche. Il nuovo ministro, Graziano Delrio, sta valutando l'allegato al Documento di Economia e Finanza, che potrebbe tagliare i progetti da 419 a 49, riducendo quindi anche il valore complessivo dell'investimento da 383 a 49 miliardi. E la principale vittima di questo taglio potrebbe essere l'autostrada Venezia-Orte, che da sola prevede un costo di dieci miliardi di euro, in teoria a carico dei privati.
È un progetto che sopravvive dal 2001, quando Silvio Berlusconi lo inserì nella Legge Obiettivo e che l'ex ministro Lupi ha fatto approvare dal Cipe nel 2013, con una serie di "aiuti" pubblici, sotto forma di defiscalizzazioni previste dal Decreto Sblocca Italia. Il progetto prevede un'autostrada lunga 396 chilometri, di cui 140 km in viadotti e 64 km in gallerie, più 83 svincoli. Un progetto faraonico, che ha numerosi oppositori, e non soltanto tra le popolazioni attraversate dall'opera. Ora, Delrio potrebbe cancellarlo, almeno in teoria. Perché ci sono creature che in Italia non muoiono mai, ma semplicemente cadono in letargo, come il ponte sullo Stretto di Messina.
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