La mattina del 14 maggio 2024 la Commissione Europea ha annunciato di avere accolto la maggior parte degli argomenti portati dall’Italia contro i limiti e i divieti austriaci alla circolazione dei veicoli industriali lungo l’asse del Brennero, aprendo la strada a un ricorso alla Corte di Giustizia Europea. Poco dopo tale annuncio alcune associazioni italiane dell’autotrasporto hanno espresso la loro soddisfazione.
Il presidente di Anita, Riccardo Morelli ritiene questa decisione una “una vittoria significativa per il nostro Paese e per le imprese che quotidianamente muovono l'economia nazionale, portando il made in Italy verso il Nord Europa". Il suo predecessore che ha delega al Brennero, Thomas Baumgartner, aggiunge che “la netta presa di posizione della Commissione Europea che dà ragione alle nostre tesi, confermando che le giustificazioni espresse dall’Austria rispetto alla sicurezza della circolazione e alla tutela ambientale non sono valide”.
Il presidente della Fai-Conftrasporto, Paolo Uggè, chiede ironicamente “Cosa dirà ora Kompatscher (presidente della Provincia di Bolzano, ndr) ai suoi connazionali? Avrà il coraggio di ammettere i suoi errori, frutto più della demagogia e dell’arroganza?”. Poi aggiunge che “quella di oggi è una prima risposta che non si discosta dalla linea tenuta nel passato. Ricordo che più volte il governo austriaco è stato oggetto di pronunciamenti negativi per la politica dei divieti alla libertà di circolazione, principio sancito dalla stessa Unione Europea”.
In attesa della decisione della Corte di Giustizia Europea, Uggè chiede all’Austria di “immediatamente togliere le limitazioni e aprire ad un confronto che porti a soluzioni adeguate che garantiscano il rispetto dell'ambiente e quello della libertà di circolazione”.