Ai 160 miliardi propri, la Cassa Depositi e Prestiti potrà aggiungere cento miliardi che raccoglierà da diversi canali, italiani ed esteri, grazie al recente status d'Istituto Nazionale di Promozione, attribuito dal Governo Italiano. In particolare, per questi cento miliardi la Cassa punte su tre fonti: Unione Europea, Banca Europei d'Investimenti e intermediari finanziari. "Il Piano prevede un'azione organica finalizzata a indirizzare la crescita dell'Italia su quattro aree di sviluppo chiave: supporto alle istituzioni governative e agli enti locali, potenziamento delle infrastrutture, sostegno alle imprese, sviluppo del patrimonio immobiliare", scrive la società in una nota del 17 dicembre.
Il capitolo infrastrutture ha uno stanziamento di 24 miliardi di euro, col fine di "colmare il gap che separa l'Italia dagli altri paesi europei, causato anche dai lunghi tempi di avvio e di realizzazione delle opere". Gli interventi riguarderanno la realizzazione di reti fisiche e digitali, nodi infrastrutturali strategici, come porti e aeroporti, e ammodernamento delle infrastrutture esistenti, incentivando l'utilizzo del partenariato pubblico privato.
Un altro intervento sarà ampliare l'accesso al mercato degli investimenti "attraverso il credit enhancement per le grandi infrastrutture, l'avvio di nuovi strumenti, sia equity che debito, per lo sviluppo delle piccole infrastrutture e la partecipazione a fondi infrastrutturali nazionali e internazionali".
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