L'Anas ha vietato il transito dei veicoli con massa complessiva superiore a 32 tonnellate tra gli svincoli di Enna e Tremonzelli dell'autostrada Palermo-Catania in entrambe le direzione a causa dei lavori di risanamento del viadotto Cannatello. La società indica quindi ai veicoli esclusi dalla circolazione che viaggiano verso Catania di uscire allo svincolo di Tremonzelli e percorrere le strade statali 120, 117, 121 e 117 bis per rientrare in autostrada allo svincolo di Enna, mentre quelli che viaggiano verso Palermo devono percorrere lo stesso itinerario in direzione inversa. Il divieto dovrebbe restare in vigore fino al 28 febbraio 2019. Ricordiamo che sulla stessa autostrada è vietata la circolazione sulla carreggiata verso Catania all'altezza di Letojanni per una frana che ha danneggiato cinque anni fa il viadotto Imera.
Il nuovo divieto per i mezzi pesanti ha spinto le associazioni dell'autotrasporto siciliane a intervenire. L'Aitras (affiliata a Trasportounito) afferma in un comunicato che "l'incuria, lo stato di abbandono e la mancanza o il ritardo nella manutenzione della rete autostradale siciliana non ha giustificazioni. In alcuni punti la ricostruzione è iniziata da anni, ma non se ne scorge la fine; e intanto a pagare sono le imprese di autotrasporto". l'associazione ricorda che il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, aveva promesso in campagna elettorale la "ricostituzione della Consulta regionale per l'Autotrasporto e la Logistica, soppressa da Crocetta, e avviare i tavoli di concertazione con la IV Commissione Territorio e Ambiente per trovare le soluzioni per la riqualificazione del trasporto merci siciliano, i cui fondi erano stati stanziati grazie alle dure proteste della categoria, e inseriti nel Piano Regionale della Mobilità e dei Trasporti". Ma ciò non è ancora avvenuto, a un anno dall'insediamento del Governo regionale. Quindi l'Aitras chiede l'avvio degli incontri con la categoria.
Il presidente dell'Aias, Giuseppe Richichi, ha dichiarato al quotidiano La Sicilia che questo provvedimento è "incomprensibile" perché è impossibile per i veicoli pesanti viaggiare sul percorso alternativo, a causa della quantità di veicoli che si troverebbero sulla viabilità ordinaria e delle recenti frane che ostacolo il passaggio e che potranno avvenire anche nelle prossime settimane. Anche l'Aias chiede un incontro con le istituzioni. "Se nessuno ci darà le risposte e troverà le soluzioni, non esiteremo a mettere i blocchi", ammonisce il presidente dell'Aias.
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