Per quanto riguarda i veicoli pesanti, il Piano Neve conferma la possibilità di fermo dei veicoli con massa complessiva superiore a 7,5 tonnellate e di raccolta in aree di sosta dedicate, come previsto dal protocollo operativo del 14 dicembre 2005. In teoria, l'emissione di avviso di condizioni meteorologiche avverse per nevicate "non può costituire, da solo, elemento di base al quale disporre, in via preventiva, l'interdizione alla circolazione per alcune categorie di veicoli", come precisa la circolare del ministero degli Interni del 24 novembre 2015.
La circolare indica anche che "la declaratoria del codice neve dovrà presupporre un'oggettiva constatazione della percorribilità, in concreto, del piano viabile, in modo che al mutare o al cessare delle condizioni che hanno determinato la sua emanazione lo stesso venga tempestivamente parametrato alla effettiva nuova situazione". La novità di quest'anno è l'attivazione di applicazione per tablet e smartphone, denominata MyWayTruck, che offre informazioni aggiornate in tempo reale per l'autotrasporto, anche sulle condizioni relative alle nevicate.
In Piano neve 2015-2016 contiene diverse disposizioni:
- mappatura aggiornata delle aree e dei nodi della rete autostradale più esposti a criticità della circolazione stradale derivanti da precipitazioni nevose;
- elenco delle tratte stradali ed autostradali in cui sono vigenti le ordinanze che prescrivono l'uso di pneumatici invernali o di avere a bordo le catene da neve;
- Linee guida per la gestione coordinata delle emergenze invernali su aree geografiche vaste con interessamento di più concessionarie autostradali" che, grazie ai codici colore di allerta neve, individuano i provvedimenti e gli interventi operativi da attuare in relazione alle previsioni atmosferiche o all'effettivo impatto sulla viabilità delle precipitazioni nevose in corso;
- tratte autostradali e le aree di stoccaggio (interne o esterne all'autostrada) ove attuare il fermo temporaneo dei mezzi pesanti con massa a pieno carico superiore alle 7,5 t: tale provvedimento risulta funzionale ad una gestione della circolazione che scongiuri il rischio d'intraversamento dei veicoli commerciali -in grado, a causa delle complesse operazioni di recupero, di determinare il blocco del traffico anche per lungo tempo - ed agevoli la fluidità dei veicoli leggeri;
- azioni di competenza di tutti gli attori (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti; Dipartimento dei Vigili del Fuoco; Comitati Operativi per la Viabilità delle Prefetture; Dipartimento della Protezione Civile; Polizia Stradale; Arma dei Carabinieri; Polizia Ferroviaria; Anas; Concessionarie autostradali; Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane; Struttura di Vigilanza sulle Concessioni Autostradali; Unione delle Province d'Italia; Associazione Nazionale Comuni Italiani).
La pianificazione delle azioni comprende diverse fasi. Ecco quelle principali:
- monitoraggio continuo delle previsioni atmosferiche elaborate dal Dipartimento della Protezione Civile, per poter disporre in campo uomini e mezzi di ogni struttura adeguati ai livelli di allerta disegnati pronti a mettere in opera i provvedimenti di gestione della viabilità;
- effettuazione di adeguati interventi tecnici sul manto stradale, dal trattamento preventivo con gli spargisale al contrasto della precipitazione atmosferica con mezzi sgombraneve;
- costante ed attenta verifica delle condizioni della strada e del traffico, per l'eventuale attivazione tempestiva dei provvedimenti di fermo temporaneo dei mezzi pesanti o deviazioni su percorsi alternativi;
- potenziamento dell'attività di comunicazione sulle condizioni di percorribilità delle strade e per i necessari avvisi all'utenza, sia sui Pannelli a messaggio variabile dislocati lungo la rete, che attraverso il C.C.I.S.S., Isoradio, gli organi d'informazione radio-televisivi locali, e da quest'anno anche tramite la nuova applicazione "My Way Truck".
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