I cantieri autostradali creano disagi alla circolazione dei veicoli perché restringono le corsie e nei punti di maggior traffico creano incolonnamenti, ma nello stesso tempo rappresentano anche un pericolo per il personale che vi lavora, come dimostrano alcuni gravi incidenti avvenuti negli ultimi anni. Per sciogliere entrambi questi nodi con un solo colpo, Autostrade per l’Italia sta sperimentando sull’autostrada A26 un sistema sviluppato negli Stati Uniti e denominato Road Zipper, con l’intenzione di estenderlo a livello nazionale.
Il Road Zipper permette di muovere una barriera fisica che separa i flussi di traffico contrapposti tramite una macchina che non richiede di personale su strada, aumentando così la sicurezza sul lavoro, e che opera in continuità, evitando così le chiusure della carreggiata e riducendo i rallentamenti al traffico. Ciò riduce anche i tempi di apertura dei cantieri.
I cantieri così attivati permettono di gestire le corsie in maniera dinamica, favorendo in tempo reale il flusso prevalente attraverso l’apertura o chiusura di una corsia aggiuntiva in tempi brevissimi e con la massima sicurezza. In pratica, il macchinario muove una barriera a parete continua formata da elementi modulari simili ai new jersey che passano attraverso un sistema di nastri trasportatori in grado di adattarsi alle curvature della strada.
In un solo passaggio, il macchinario sposta la barriera fino a 7,3 metri a una velocità massima di 15 km orari. In questo modo, il Road Zipper può creare ulteriore spazio di lavoro per le squadre di operai o fornire più corsie nella direzione di punta per mitigare gli accodamenti. Dalle prime rilevazioni di Autostrade per l’Italia emerge che si possono ridurre i tempi di attraversamento di un cantiere fino al 50%, mediante l’apertura di una corsia aggiuntiva nella direzione in cui il flusso di traffico è più intenso.