Entra nel vivo il potenziamento di un nuovo corridoio ferroviario che attraversa i Balcani tra la Macedonia e la Serbia, sull'asse tra Skopje e Belgrado, inserito idealmente tra il porto greco del Pireo e il centro Europa. È il Rail Route 10 individuato anche come progetto Connecting Kosovo. L'itinerario nel suo sviluppo completo è lungo 250 km tra la capitale della Macedonia del Nord e la stazione di Kraljevo nella Serbia centrale. Il programma è ambizioso perché si tratta di rifare ex novo una rete, come quella kosovara, ferma agli albori della ferrovia se si considera che i poco più di 300 km di binari del Paese balcanico sono interamente a trazione diesel. In compenso è ricchissima di raccordi industriali che si sviluppano per un centinaio di chilometri.
Gli investimenti sul Corridoio 10 sono suddivisi in tre fasi e gli ultimi sviluppi interessano i primi due lotti. Partiamo dal lotto numero 1 che riguarda la tratta tra il confine a sud con la Macedonia e il nodo di Fushë Kosovë, lunga 68 km che sarà interamente ammodernata elevando la velocità della linea dagli attuali, modestissimi, 70 km l'ora fino a 150 km/h, dove possibile. Sono numerose le opere d'arte presenti sul tracciato con 33 ponti e sette gallerie. La nuova linea nasce predisposta per essere rapidamente elettrificata. Questo primo lotto, già operativo, vede in campo la società italiana Generale Costruzioni Ferroviarie (GCF) che ha firmato il contratto con Infrakos, il gestore dell'infrastruttura ferroviaria kosovara. La prima fase dei lavori ha ricevuto un cofinanziamento da parte dell'Unione europea di 38,5 milioni di euro.
Novità anche per il lotto numero 2 che ora ha ricevuto un nuovo finanziamento europeo di 17,2 milioni di euro (poco meno della metà dell'importo lavori). La sezione centrale è lunga 35 km e va da Fushë Kosovë a Mitrovicë. Il progetto dettagliato e il capitolato d'appalto sono prossimi al completamento e i lavori potrebbero iniziare nel terzo trimestre 2019 per concludersi entro il 2024. A questo punto resta da completare il quadro di tutto il corridoio 10 con il lotto numero 3 lungo 42 km fino al confine con la Serbia del valore di 24 milioni di euro solo per le infrastrutture di base, per il quale il ministero delle Finanze del Kosovo ha già avanzato richiesta di finanziamento all'Unione europea.
Che l'Europa guardi con interesse a questo itinerario è dimostrato anche dal fatto che nel 2015 il progetto ha ricevuto prestiti dalla Bers per 39,9 milioni di euro e dalla Bei per 42 milioni. L'ammodernamento dell'asse principale delle ferrovie kosovare porterà benefici immediati per il traffico passeggeri, ma è visto anche in un'ottica di adeguamento di un corridoio che si inserirà sempre più nelle relazioni merci tra il porto greco (con investimenti cinesi) del Pireo e il centro Europa, mentre finora le grandi reti europee hanno aggirato i Balcani per il semplice fatto che questi paesi non fanno parte dell'Europa comunitaria, anche se sono il naturale asse di passaggio ferro-stradale tra i porti del Mediterraneo orientale e il centro Europa.
Piermario Curti Sacchi
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