Un nuovo tassello si aggiunge lungo l'itinerario ferroviario ad alta capacità Napoli-Bari. Con la Conferenza dei Servizi si avvia la definizione del progetto del secondo lotto funzionale tra Hirpinia e Orsara, nella tratta centrale tra Apice e Orsara. Il lotto, che comporta un investimento di circa 1,5 miliardi di euro, si sviluppa quasi interamente in galleria per 27 km. La nuova linea Napoli-Bari lunga 150 km è il principale investimento di ampia portata previsto nell'Italia meridionale. I lavori, realizzati per fasi, secondo le previsioni dovrebbero concludersi nel 2026 con un costo complessivo stimato in 6,2 miliardi di euro. La trasversale ferroviaria fa parte integrante del corridoio europeo Ten-T Scandinavia-Mediterraneo, il più ampio che interessa l'Italia, dal Brennero alla Sicilia con le due dorsali tirrenica e adriatica.
Una volta conclusi i lavori, dell'attuale linea ottocentesca a singolo binario tra Napoli e Bari resterà ben poco, escludendo i tratti dove sarà sufficiente un semplice raddoppio in sede in affiancamento al binario attuale. Molti lotti saranno in variante, attraverso lunghe gallerie e viadotti. Questo offre la possibilità di un tracciato adatto alle alte velocità (fino a 200 km/h per i passeggeri), ma soprattutto con una pendenza massima contenuta nel 12,9 per mille, ideale per i treni merci a standard europeo dal punto di vista del carico trasportabile e, viste le caratteristiche costruttive, anche della sagoma, senza limitazione per i trasporti intermodali. Di fatto si crea un nuovo itinerario merci, ora del tutto precluso per l'inadeguatezza della linea.
Attualmente, partendo dal capoluogo campano, sono in corso i lavori della prima tratta a doppio binario in variante tra Napoli e Cancello lunga 15,5 km (di cui 2,9 in galleria) con un investimento nella prima fase di 400 milioni di euro. Così come anche il successivo lotto di 16,5 km (4,2 km in galleria) tra Cancello e Frasso Telesino con i primi lavori per 300 milioni. Sul versante più orientale, lato Foggia, su un tracciato più favorevole di pianura, la tratta tra Bovino e Cervaro lunga poco più di 20 km è stata aperta all'esercizio nel giugno 2017 con un investimento di 270 milioni, parte realizzata con un raddoppio in affiancamento e parte in variante.
Nel frattempo sono state collocate altre pedine. A marzo 2019 è stata aggiudicata la gara per la Apice-Hirpinia, primo dei due lotti funzionali della tratta tra Apice e Orsara (che con 47,4 km di cui 37,5 in galleria è il maggiore e più impegnativo lotto). I lavori per 608 milioni di euro sono stati assegnati a Salini Impregilo, Astaldi, Rocksoil, Net Engineering e Alpina. Pochi giorni dopo, ad aprile 2019 è stato assegnato anche l'appalto per la tratta Frasso Telesino-Telese, primo dei due lotti funzionali tra Frasso Telesino e Vitulano (30 km in tutto di cui 10,6 in galleria). Questa tratta, per un valore di 230 milioni di euro è andata al raggruppamento costituito da Pizzarotti, Ghella, Itinera, Salcef, Eds Infrastrutture, Geodata, Integra e Rina Consulting.
Piermario Curti Sacchi
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