Chi viaggia verso il Nord Europa deve considerare che giovedì 11 giugno 2020 non potrà transitare attraverso l’Austria perché Vienna ha istituito il divieto di circolazione per i veicoli industriali con massa superiore a 7,5 tonnellate. Quel giorno, infatti, sarà festivo per il Corpus Domini. Come avviene in tutti i casi in cui entrano in vigore divieti di circolazione in Austria senza che corrispondano a un analogo divieto in Italia, sul versante italiano il Commissario del Governo di Bolzano istituisce un divieto di circolazione dei veicoli, sempre con massa superiore a 7,5 tonnellate nell’ultimo tratto dell’autostrada A22, ossia tra Vipiteno e il Brennero sulla corsia nord.
Da mezzanotte alle 22.00 i veicoli industriali che si troveranno su tale tratto dovranno sostare nel parcheggio Sadobre di Vipiteno o nelle altre aree di sosta indicate dall’Autobrennero. Tale divieto ha delle deroghe per alcune categorie di merce (come gli animali vivi o gli alimentari deperibili) e per tutti i veicoli che hanno già una prenotazione per l’autostrada viaggiante che attraversa l’Austria. Ricordiamo che sono ancora in vigore i controlli attuati dalle Autorità austriache al confine nell’ambito delle procedure di prevenzione contro il contagio della Covid-19.
A proposito di divieti e limiti austriaci, la ministra dei Trasporti Paola De Micheli ha espresso una dura critica ai provvedimenti di Vienna il 7 giugno, durante la presentazione del Patto per l’Export: “Non poter trasportare le merci secondo le normali modalità, impone alle imprese costi più alti e in questo modo le stesse imprese rischiano di perdere competitività e non ce lo possiamo permettere”. De Micheli ha anche ribadito che chiederà a Bruxelles la cessazione di tali limitazioni. Questa dichiarazione è stata apprezzata dal vice-presidente di Conftrasporto, Paolo Uggè, che chiede in più dei controlli alle frontiere del Brennero e di Tarvisio dedicati ai veicoli stranieri. “Conftrasporto è pronta a sostenere qualsiasi iniziativa che il ministro dei Trasporti Paola De Micheli vorrà assumere a difesa non solo delle imprese di autotrasporto italiano, ma di tutta l’economia nazionale, ha concluso Uggè.