L’Ucraina rilancia e raddoppia. A pochi mesi di distanza l’una dall’altra le autorità di Kiev hanno avviato la costruzione di due linee ferroviarie a scartamento standard internazionale verso l’Europa comunitaria. Anche se è costretta a fare i conti con il conflitto in corso con la Russia e quindi con un’economia indirizzata alla guerra, l’Ucraina intende fare ogni sforzo per migliorare la connessione del Paese con le ferrovie dell’Unione europea. E il cronoprogramma dei lavori prevede tempi strettissimi.
Il primo dei due collegamenti ha preso il via all’inizio del 2024 e riguarda una nuova linea a scartamento 1435 mm tra la città occidentale ucraina di L’viv (Leopoli) e il confine con la Polonia che si trova a una settantina di chilometri. La tratta rientra nella direttrice tra Sknyliv, nell’area metropolitana di Leopoli, e Mostys'ka a un passo dalla frontiera. In questo modo si rende possibile il raccordo con la rete europea Ten-T. L’intervento è cofinanziato dall’Unione europea, così come il secondo progetto di costruzione avviato ad aprile 2024 dove Bruxelles copre metà dei costi complessivi fissati in poco più di 30 milioni di euro.
La seconda linea ferroviaria a scartamento standard si estende lungo la Transcarpazia nell’Ucraina occidentale e collega Užhorod con Čop, vicino ai confini di Slovacchia e Ungheria. Il tracciato è lungo poco più di una ventina di chilometri, quel tanto che basta per integrarsi con la rete ferroviaria europea anche lungo questa direttrice. Užhorod diventerà così il primo centro economico a livello regionale ad avere un collegamento diretto verso l’Europa continentale a scartamento standard. I tempi di costruzione sono ambiziosi: le ferrovie ucraine intendono completare la linea e aprirla all’esercizio in soli 14 mesi.
L’Unione europea e la Banca europea per gli investimenti hanno elaborato un piano complessivo per favorire l’integrazione sempre più stretta tra la rete ferroviaria ucraina e quella comunitaria. All’interno di questo documento di programmazione è già prevista la prossima tappa con la quale sarà completata la maglia di collegamenti che dall’Ucraina potranno connettersi sia con la Polonia sia con la Slovacchia e l’Ungheria. Questo sarà possibile con la realizzazione di un’ulteriore sezione di binari a scartamento standard che da Užhorod raggiungerà Leopoli che diventerà così la porta di accesso per tutti e tre i Paesi comunitari. Qui ci sarà l’incontro ideale tra due corridoi Ten-T, quello Mediterraneo e quello indicato come Reno-Danubio.
Anche se è da escludere una completa riconversione della vasta rete ferroviaria ucraina legata storicamente allo standard russo verso lo scartamento europeo in quanto economicamente e logisticamente irrealizzabile, aumenterà la possibilità di interscambio a livello comunitario soprattutto nelle relazioni di confine. Altri esempi non mancano, come il nuovo terminal intermodale realizzato al confine con la Romania per facilitare le esportazioni agricole.
Piermario Curti Sacchi