Quando nacque il progetto, doveva essere la ferrovia che collegava il centro dell'Impero Austro-Ungarico con il Lombardo-Veneto, allora controllato da Vienna. Di questa linea transalpina si parlava fin dalla prima metà del XIX secolo per la grande importanza strategica che aveva per gli Asburgo: non solo per muovere persone e merci, ma anche (e forse soprattutto) i soldati che dovevano mantenere il controllo austriaco sull'Italia nord-orientale. Per costruire questa "Brennerbahn" sorse quindi una società pubblica, la Tiroler Staatsbahn (Ferrovia statale del Tirolo), che fu privatizzata nel 1858.
All'epoca, la costruzione di una ferrovia che attraversava le Alpi era un'opera al limite dell'impossibile. In questo caso, le montagne non vennero superate con un'unica lunga galleria (come avvenne al Frejus pochi anni dopo e come sta accadendo ora con la nuova galleria di base), ma arrampicandosi fino al passo, posto a 1371 metri di altitudine, affrontando pendenze massime del 25 permille. La roccia venne comunque scavata con gallerie elicoidali che servono a ridurre la pendenza del tracciato. Il 24 agosto del 1867, dopo quattro anni di lavoro di 20mila operai, la linea tra Verona e Innsbruck venne così completata (anche se il tratto tra Verona e Trento venne aperto otto anni prima). Fu la prima ferroviaria ad attraversare le Alpi e la seconda costruita nella catena (la prima fu la ferrovia austriaca Semmeringbahn).
La ferrovia venne ricostruita dopo i pesanti bombardamenti attuati dagli Alleati dal 1943 al 1945 per interrompere il flusso di uomini e rifornimenti dell'esercito tedesco, che a sua volta mobilitò oltre undicimila operai per riattivare le rotaie e le stazioni distrutte. Nel dopoguerra, il traffico di persone e di merci lungo la ferrovia del Brennero è progressivamente aumentato e la prossima tappa sarà l'apertura della galleria di base, che dal 2026 renderà più veloce il transito dei treni. Oltre allo scavo del tunnel – che sarà quello ferroviario più lungo del mondo - stanno avvenendo altri importanti interventi come il raddoppio della linea Bolzano-Merano, il tunnel del Virgolo, la variante di Val di Riga, il centro di interscambio di Bressanone e l'areale ferroviario di Bolzano.
© TrasportoEuropa - Riproduzione riservata - Foto di repertorio
Segnalazioni, informazioni, comunicati, nonché rettifiche o precisazioni sugli articoli pubblicati vanno inviate a: redazione@trasportoeuropa.it
Puoi commentare questo articolo nella pagina Facebook di TrasportoEuropa
Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità sul trasporto e la logistica e non perderti neanche una notizia di TrasportoEuropa? Iscriviti alla nostra Newsletter con l'elenco ed i link di tutti gli articoli pubblicati nei giorni precedenti l'invio. Gratuita e NO SPAM!