Congiungere la Finlandia con l'Estonia e quindi direttamente con il cuore dell'Europa orientale, cancellando idealmente l'attuale braccio di mare che divide il paese scandinavo da quello baltico. L'idea non è nuova, anzi è stata ipotizzata già nei primi anni 2000, ma solo ora ha fatto formalmente un passo in avanti, guarda caso con l'ennesima promessa di investimento cinese nel contesto di Belt and Road. Si tratta di realizzare un tunnel ferroviario sottomarino e precisamente sotto il Golfo di Finlandia per collegare la capitale Helsinki con Tallinn, entrambe affacciate sul mare e dove partono tutti i traffici attuali via traghetto. Il gruppo Touchstone Capital Partners che mette insieme una serie di società statali cinesi e diversi operatori finanziari internazionali ha preannunciato la possibilità di un finanziamento di 15 miliardi di euro per realizzare questo corridoio. A questi fondi dovrebbero aggiungersi altre risorse, non ultime quelle dell'Unione Europea.
La galleria sottomarina tra Helsinki e Tallinn chiamata anche Talsinki Tunnel dall'unione dei nomi delle due capitali, sarà un tracciato lungo circa 100 km considerando anche l'allacciamento alla rete ferroviaria esistente. I benefici di questo collegamento sono fuori discussione. Attualmente i traghetti tra Helsinki e Tallinn impiegano due ore nelle relazioni più veloci ad attraversare il Golfo di Finlandia, mentre per i servizi cargo le percorrenze sono anche più lunghe. Con il tunnel sottomarino i tempi si ridurrebbero drasticamente sia per i passeggeri sia per le merci. Non è neppure da prendere in considerazione l'opzione stradale attraverso la Russia perché in questo caso i chilometri da percorrere sarebbero circa 800. I costi stimati per la realizzazione del nuovo collegamento sono compresi in una forbice tra i 15 e i 20 miliardi di euro.
I benefici economici sarebbero significativi sia in termini di maggiori collegamenti e soprattutto di integrazione economica (l'esempio della regione Øresund tra Danimarca e Svezia lo sta a dimostrare), ma anche in un più ampio contesto di relazioni tra la penisola scandinava e gli stati baltici, tra il nord e il resto dell'Europa integrandosi nel progetto già avviato e conosciuto come Rail Baltica. In funzione di quest'ultimo corridoio sono state stabilite anche le caratteristiche tecniche del tunnel Talsinki perché si è scelto di utilizzare lo scartamento ferroviario internazionale di 1.435 mm, mentre attualmente sia la Finlandia sia l'Estonia per ragioni storiche e politiche utilizzano lo scartamento largo tipico della Russia. Solo integrando il nuovo tracciato con Rail Baltica a scartamento normale si crea un corridoio che attraversando le tre repubbliche baltiche arriva in Polonia.
Piermario Curti Sacchi
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