Tra il 18 e il 19 settembre 2024 la tempesta Boris, che da qualche giorno imperversa sull’Europa centrale e orientale - causando gravissimi danni anche alle infrastrutture di trasporto dalla Polonia all’Austria - si è abbattuta anche sull’Italia, colpendo la fascia adriatica tra la Romagna e le Marche. In queste due regioni sono straripati alcuni fiumi, creando allegamenti in aree urbane. Finora si contano un migliaio di sfollati. La tempesta ha causato anche interruzioni del traffico ferroviario e stradale.
La situazione delle ferrovie è in continuo aggiornamento, perché si susseguono chiusure e riaperture per inondazioni o frane. Ne risente soprattutto la Romagna, dove nella mattina del 19 settembre è sospesa la circolazione dei treni tra Faenza e Forlì, tra Portomaggiore e Ravenna e tra Varano e Loreto (nelle Marche). Praticamente non si viaggia su rotaia lungo l’Adriatica tra Faenza e Pescara.
Il maltempo ha causato la chiusura anche di diverse strade, tra cui la Statale Adriatica nel Comune di Ancona per un allagamento e la Statale 361 Septempedana, sempre nel Comune di Ancona. La Statale 16 è stata chiusa, in via preventiva, per tre chilometri a Ravenna (in corrispondenza del fiume Lamone). L’Anas segnala restringimenti anche sulle Statali 67 Tosco-Romagnola, 65 della Futa, 9 Via Emilia e 3bis nelle provincie di Forlì-Cesena e Bologna.
Non si segnalano chiusure degli aeroporti, ma le condizioni meteo avverse possono causare ritardi o cancellazioni di voli. Il mare Adriatico risulta molto mosso o agitato, con possibili difficoltà per la navigazione.