Collocata nell’estremo nord dell’Europa, la penisola scandinava, storicamente quasi una realtà a sé stante, sta vivendo una nuova stagione sulla spinta dei profondi cambiamenti geopolitici in seguito al conflitto tra Russia e Ucraina. Basti pensare al fatto che tra il 2023 e il 2024, Svezia e Finlandia, prima neutrali, sono entrate a far parte dei Paesi membri della Nato. Questa attenzione nei confronti dell’occidente e quindi dell’Europa continentale si sta riflettendo anche sulle reti dei trasporti e sulle infrastrutture. Sono numerosi i progetti in corso, o parzialmente già in cantiere, per potenziare ed estendere la rete ferroviaria scandinava ed entrare così a pieno titolo nei corridoi trans-europei Ten-T.
L’esempio più eclatante del concetto di confine da superare con un intervento quasi simbolico lo si è avuto a metà del 2022 con l’inizio dei lavori per elettrificare una manciata di chilometri, 24 per l’esattezza, che però costituiscono il collegamento tra Finlandia e Svezia, interessato da un discreto traffico merci ma che richiede un salto di qualità tecnologico. La tratta parte da Kemi in Finlandia e attraverso Tornio, al confine tra i due Paesi, raggiunge Haparanda in Svezia, dove in entrambe le località sono dislocati due importanti terminal merci. Per agevolare le relazioni transfrontaliere è prevista anche l’estensione dell’armamento a doppio scartamento, quello standard europeo adottato in Svezia e quello largo di tipo russo presente in Finlandia.
Un secondo esempio di questo disegno di potenziamento della rete ferroviaria scandinava in un’ottica di integrazione europea lo si è avuto a giugno 2024 quando il ministero dei Trasporti della Finlandia ha incaricato l’agenzia dei trasporti nazionali Väylävirasto di redigere un rapporto sulla fattibilità di un collegamento ferroviario a scartamento europeo tra il nodo ferroviario finlandese di Oulu e quello svedese di Haparanda, località già vista in precedenza.
La direttrice tra i due scali è lunga circa 130 chilometri e l’agenzia governativa ha tempo fino ad agosto 2025 per completare il rapporto che dovrà valutare le diverse alternative di percorso, gli aspetti tecnici, la costruzione per fasi funzionali e i costi dell’investimento. Se ci sarà il disco verde, come è facile prevedere, sarà realizzata la più lunga tratta ferroviaria a scartamento europeo in Finlandia, preludio per altri analoghi interventi di portata epocale, non ultima l’ipotesi di arrivare con la stessa nuova direttrice ferroviaria fino a Helsinki.
Ma le ambizioni non si fermano qui. Perché è stata avanzata l’ipotesi, ancora da approfondire, per estendere i collegamenti ferroviari ad alta capacità indirizzati soprattutto al trasporto merci fino alla Norvegia. In questo caso si partirebbe da Kemi in Finlandia, e quindi da Haparanda, per raggiungere con un tracciato di circa 550 chilometri lo scalo norvegese di Narvik con il suo porto che ha la particolarità, grazie alle correnti favorevoli, di essere libero dai ghiacci per tutta la durata dell’anno. Da qui si comprende l’importanza anche strategica per servire rotte marine, e non solo, alternative alla Russia. La prima tappa di questo nuovo collegamento potrebbe essere la città mineraria svedese di Kiruna.
Non può sfuggire lo scenario che potrebbe aprirsi per un nuovo corridoio ferroviario tutto a scartamento europeo tra Helsinki e lo scalo ferroviario e portuale norvegese di Narvik. E al di là di Helsinki, attraversato il Golfo di Finlandia, si troverà la nuova direttrice conosciuta come Rail Baltica, un tracciato ferroviario a scartamento europeo che connetterà Estonia, Lettonia e Lituana con la Polonia e quindi con il cuore dell’Europa.
Piermario Curti Sacchi