La società Autostrada del Brennero ha acquisito una flotta di droni, che sarà ampliata in futuro, per controllare lo stato dell’A22 e in un secondo momento gestirne la mobilità. I primi sei droni, di varie tipologie, consentiranno d'ispezionare ponti, viadotti e altre opere, anche in aree difficili da raggiungere, senza interferire col traffico. Grazie a queste tecnologie sarà possibile verificare lo stato di salute delle strutture, condurre rilievi topografici e monitorare la stabilità dei versanti.
Nell’estate 2024, la società autostradale ha svolto due fasi di sperimentazione per il personale formato all’uso dei droni uno sul ponte sul Po e l'altro sul viadotto di Colle Isarco, permettendo di raccogliere informazioni sulle condizioni delle opere ispezionate. In prospettiva, i droni potrebbero essere utilizzati per intervenire rapidamente in caso di incidenti, supportando le operazioni di rilievo, e per monitorare i flussi di traffico, raccogliendo dati utili a migliorare la gestione della mobilità.
"Questi strumenti offrono un supporto straordinario per raccogliere informazioni in tempo reale, utili per una gestione sempre più connessa e cooperativa della mobilità", ha spiegato Carlo Costa, direttore tecnico generale di Autostrada del Brennero. "I dati raccolti saranno elaborati attraverso algoritmi di intelligenza artificiale, in modo da identificare rapidamente eventuali anomalie e arricchire progressivamente un database di informazioni digitali".
L’attivazione dei droni rientra nella partecipazione di Autostrada del Brennero al progetto europeo Scale. Grazie a questo progetto, la società si unisce ad altri 88 partner europei per sviluppare e diffondere su larga scala i servizi C-Its (Cooperative Intelligent Transport Systems), che permettono la comunicazione tra infrastruttura e veicoli. Questi sistemi sono finalizzati a migliorare la sicurezza stradale e a favorire una guida sempre più cooperativa e connessa.
Già dal 2001, Autobrennero ha partecipato a vari progetti co-finanziati dalla Commissione Europea, diventando un punto di riferimento nello sviluppo di tecnologie C-Its. Nel corso del progetto C-Roads, conclusosi a dicembre 2023, la società ha creato una solida infrastruttura per la guida connessa, installando un server C-Its e 68 unità di supporto (Rsu) lungo l'arteria autostradale. Questi dispositivi fungono da "antenne speciali" per le comunicazioni tra veicoli e infrastruttura.