L'onda del crollo del ponte Morandi di Genova (che proprio oggi sparirà definitivamente dal panorama cittadino con l'abbattimento delle pile 10 e 11) ha immediatamente raggiunto gli altri Paesi europei, che hanno posto sotto sorveglianza i loro viadotti stradali. In Francia è stata costituita una commissione presieduta dal senatore Hervé Maurey, che ha svolto una ricerca sulla situazione di tutti i ponti dell'Esagono e ha presentato le conclusioni alla fine di giugno. Il risultato è che una struttura su dieci mostra cattive condizioni strutturali: si tratta di 25mila ponti che richiedono urgenti interventi di manutenzione. Il quotidiano francese Les Echos precisa però che questa è una stima, perché in Francia non esiste un censimento dei ponti stradali. Dovrebbero essere tra 200mila e 250mila, il dieci percento dei quali dello Stato, che sono gli unici censiti e verificati. Gli altri appartengono agli Enti locali, anche a causa di un processo di decentralizzazione, che ha disimpegnato lo Stato e ha ridotto i fondi per la manutenzione ordinaria. Alla fine della relazione, il senatore Maurey auspica un piano straordinario e la realizzazione di un registro di manutenzione per ogni ponte.
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