Il Governo francese studia una nuova versione dell'ecotaxe e per evitare la contrapposizione con gli autotrasportatori nazionali precisa che sarà applicata solo ai veicoli stranieri che attraverseranno il Paese. Lo ha annunciato il 23 settembre 2018 il ministro dell'Ambiente, precisando che la precedente ecotaxe, abortita nel 2014 prima ancora di essere applicata, è stata frutto di "una cattiva gestione della fiscalità ecologica" e che quindi non sarà riproposta in quei termini. Piuttosto, ha aggiunto François de Rugy, "stiamo lavorando, come altri Paesi europei, a una forma di vignetta che permetta di tassare in qualche modo i camion stranieri che attraversano la Francia, che ora non pagano l'usura delle strade". L'esclusione dei vettori nazionali non porta però consenso al progetto da parte delle principali associazioni francesi dell'autotrasporto: Fntr e Otre, infatti, hanno subito detto no alla proposta, sostenendo che già ora il trasporto stradale versa allo Stato 39 miliardi di euro, mentre ne vengono reinvestiti in infrastruttura solo 13,3 miliardi. Le due associazioni chiedono quindi che lo Stato aumenti l'investimento nelle strade.
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